Luglio Agosto 2024 - Articoli originali

Clinical Thermography for the Management of Hemodialysis Vascular Access

Abstract

The arteriovenous fistula (AVF) represents the favorite vascular access in individuals with chronic kidney disease (CKD). Because AVF is a guarantee of survival for these patients, proper surgical packing and a timely follow-up program is crucial.
Although a good objective examination of the limb site of FAV provides useful information both in planning the fistula surgery and in its surveillance and monitoring, it is now well established that the advent of instrumental diagnostics (ultrasonography, digital angiography, Angio-TC, MRI) has contributed significantly to improving primary and secondary patency of FAV and early diagnosis of vascular access complications.
In this area, clinical thermography, a noninvasive and nondestructive diagnostic technique for assessing minute surface temperature differences, has shown good potential for the assessment of AVF. In fact, thermographic analysis of a limb site of AVF shows an increase in temperature at the site of the anastomosis and along the course of the arterialized vein.
In this article we report our experience on the use of thermography in preoperative evaluation and postoperative surgical packing of an AVF.
Further studies could validate the use of clinical thermography as a diagnostic technique to be used in the field of hemodialysis vascular accesses.

Keywords: Thermography, Haemodialysis, Arteriovenous Fistula (AVF),   AVF Pre-Postoperative Examination, Post-Operative AVF Management

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Introduzione

Ogni corpo, a una temperatura superiore allo zero assoluto, emette delle radiazioni nel campo dell’infrarosso. Queste radiazioni non sono visibili ad occhio nudo, ma possono essere captate da una termocamera e rese visibili su un comune schermo LCD. L’intensità delle radiazioni aumenta con l’incremento della temperatura del corpo in esame.

Il corpo umano ha una temperatura media di circa 36,5 °C, una termocamera è quindi in grado di captare le radiazioni emesse e di evidenziare le variazioni di temperatura dei vari distretti corporei.

Esiste una branca della medicina chiamata “termografia clinica” che studia, per mezzo di una termocamera, le variazioni di temperatura del corpo umano indotte da fenomeni fisiologici o patologici. La termografia clinica trova applicazione principalmente nella diagnostica dermatologica, neuropsicologica, angiologica e reumatologica.

La temperatura degli arti è direttamente condizionata dalla circolazione ematica: più un arto è perfuso più è caldo. Questa caratteristica rende gli arti suscettibili allo studio termografico (Figura 1). 

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