Coloro che sono, per costituzione, assai grassi, muoiono più presto di coloro che sono magri. Ippocrate di Kos (460 a.C. – 377 a.C.)
Fin dagli esordi della civiltà occidentale i medici hanno posto la loro attenzione all’ habitus dei pazienti, al regime dietetico ed alle abitudini di vita come fonte di salute o malattia. Ma è la moderna medicina scientifica che ha messo in posizione centrale la conoscenza dei processi energetici, chimici di degradazione e di sintesi, che stanno alla base della biologia cellulare. Ed il rapporto con il cibo è certo complesso e non può essere limitato a chimica e biochimica.
La ricchezza di risorse che caratterizza la parte più sviluppata del mondo ha permesso l’allungamento delle nostre vite attraverso il pieno dispiegamento del potenziale di crescita e sviluppo biologico, non più contenuto da carenze alimentari o igieniche. A fronte di questo però oltre 800 milioni di persone nel mondo secondo la FAO soffrono la fame e le sue conseguenze.
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