West Nile Infection and Kidney Disease: Description of Two Clinical Cases in Peritoneal Dialysis Patients

Abstract

The West Nile Virus (WNV), an RNA arbovirus, has been transmitted by wild birds and conveyed by ticks and mosquitoes, with wide diffusion all over the world; it is not transmitted from human to human. It can give clinical symptoms only in a minority of infected subjects such as fever, headache, muscle tiredness, visual disturbances, drowsiness, convulsions and muscle paralysis; in the most serious cases even potentially fatal encephalitis. In the literature there are few reports on WNV infection in patients with kidney diseases: here we report our experience on two patients on peritoneal dialysis infected by WNV with a revision of the literature.

Keywords: West Nile virus infection, chronic kidney disease, end-stage kidney failure, peritoneal dialysis, kidney transplant

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Introduzione

Il virus del Nilo occidentale (West Nile VirusWNV) (Figura 1), un arbovirus a RNA, fu isolato per la prima volta in Uganda nel 1937 e in seguito si è diffuso in Europa, Asia e Australia. Nel 1996, la prima grande epidemia europea si è verificata in Romania, seguita successivamente da diverse epidemie in vari paesi dell’Eurasia, dove i virus sono attualmente endemici. Nel 1999, il WNV ha raggiunto il continente nordamericano, dove negli USA si è diffuso rapidamente diventando endemico con circa 3 milioni di individui infetti nel 2010 (780.000 che hanno manifestato la malattia) [1, 2].

Il WNV si manifesta in due distinti gruppi, l’1 e il 2, con ceppi diversi, ed è ospite di uccelli selvatici; è veicolato da zecche e zanzare e non si trasmette da uomo a uomo.

La potenziale trasmissione per via orale in un uccello predatore può spiegare la diffusione relativamente rapida del WNV, così come di altri flavivirus caratterizzati da modelli di trasmissione simili [3].

In meno dell’1% dei casi, il WNV può provocare manifestazioni neurologiche, caratterizzate da una mortalità del 10% con meningite, encefalite, paralisi flaccida acuta simile alla poliomielite e sindrome simile a Guillain-Barré. I fattori di rischio associati a peggior prognosi sono la malattia renale cronica (MRC), il cancro, l’abuso di alcol, l’ipertensione, il diabete, l’età avanzata e l’immunosoppressione [4].

Il WNV può essere trovato dopo l’infezione in vari tessuti quali cervello, linfonodi, milza e reni: il virus è stato costantemente rilevato nelle urine di pazienti durante l’infezione acuta, persistendo per un tempo più lungo rispetto al sangue. La presenza di antigeni WNV è stata rilevata anche nel rene nelle autopsie di pazienti trapiantati colpiti da WNV [5]. 

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