Tolvaptan in ADPKD: a turning point or an unsustainable therapy? One year of “real life” experience

Abstract

Autosomal dominant polycystic kidney disease (ADPKD) is the most frequent monogenic kidney disease, alone responsible for over 10% of patients with end-stage renal disease, and with an important impact on public health. Tolvaptan (TOLV) has recently been approved in many European countries for its ability to slow disease progression in patients that are eligible for treatment. Nevertheless, the doctor’s choice to prescribe the drug and the patient’s compliance are strongly influenced by the aquaretic effect complications. In a cohort of patients pertaining to the Nephrology clinic of the AOU Federico II of Naples and  treated with TOLV, we assessed  not only the adherence to the treatment and the safety of the drug, but also the real feasibility of this therapy through specific questionnaires on sleep quality, abdominal-renal pain, quality of life and patients’ general satisfaction. Within the limits of preliminary data and on the basis of the responses of our population, followed for a period  of at least one year and administered the maximum titration dosage, it can be asserted that the doubts regarding the real compliance of the patients can be overcome.

 

Keywords: ADPKD, Tolvaptan, “real life” experience, quality of life

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Introduzione

La malattia policistica autosomica dominante (ADPKD) è la più frequente malattia renale monogenica, con circa 12,5 milioni di persone affette nel mondo, ed è responsabile di oltre il 10% dei pazienti allo stadio di malattia renale terminale (ESRD) con un importante peso sulla sanità pubblica [1].

In Italia si stima un numero compreso tra 24.000 e 34.000 soggetti affetti.

Per una patologia che è stata a lungo negletta per mancanza di opzioni terapeutiche specifiche è ora disponibile un’attraente possibilità di trattamento, il Tolvaptan (TOLV). In due trial clinici (Tempo 3:4, Reprise), TOLV ha dimostrato efficacia clinica nel rallentare la progressione della malattia in pazienti ADPKD con insufficienza renale (IRC) precoce e avanzata [15]. Sulla base di tali evidenze TOLV è stato recentemente approvato in molti paesi Europei [5].

Tuttavia, una serie di argomenti contro il TOLV ancora impatta sulla decisione clinica di trattare i pazienti. Tali argomenti includono: effetto sulla qualità di vita dei pazienti dovuto all’importante attività acquaretica, possibile epatotossicità, variabile effetto sulla progressione della funzione renale, difficoltà a completare l’uptitration e a mantenere l’aderenza al trattamento.

La scelta del paziente di cominciare il trattamento rimane ancora oggi fortemente influenzata soprattutto dall’effetto acquaretico caratteristico della terapia.

 

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