Medical overuse, defensive medicine and new reform of professional mistake

Abstract

Reflecting on the inappropriateness (medical overuse) and on defensive medicine, the Authors wonder whether the new Italian reform of professional guilt, desired at all institutional levels, will actually contain the high economic costs produced by these large and widespread phenomena. After having characterized the medical overuse and the defensive medicine indicating the common traits and main differences, the reflection is conducted by exploring the many scientific evidence that does not document any causal link between the decriminalization of professional conduct and the containment of the costs produced by the prescriptive inappropriateness. They conclude by stating that, for their containment, a third reform of professional liability will not be helpful. Instead, it must focus on other issues, mainly addressing the excessive reliance on judicial recourse. It should provide for mandatory out-of-court conciliatory mechanisms and clarifying the protective umbrella of the doctor’s non-criminality.

Keywords: medical overuse, diagnostic inappropriateness, defensive medicine, malpractice

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Introduzione

L’idea che il medico sia l’attore di cartello dell’eccesso di prestazioni sanitarie inappropriate (medical overuse) è purtroppo diventata una costante che, con un’insolita periodicità, viene prospettata all’opinione pubblica del nostro Paese. Con conseguenze purtroppo deleterie per la nostra credibilità professionale perché, per la diffusione di questo vero e proprio pregiudizio, proprio ai medici si attribuiscono i passivi delle voci di bilancio della nostra sanità pubblica che la Corte dei Conti ha quantificato in 7,42 miliardi di Euro/anno [1] mentre altri li hanno stimati (non si capisce bene sulla base né di quali indicatori né di quali criteri presuntivi) in 10 miliardi di Euro [2], in 11 miliardi di Euro [3] ed addirittura in 13 miliardi di Euro [4].

La profonda diversità di queste proiezioni numeriche testimonia, oltre alla loro evidentissima approssimazione, che la medical overuse è un fenomeno non ancora sufficientemente indagato e che il sovra-utilizzo di prestazioni sanitarie inefficaci ed inappropriate, in particolare di quelle diagnostiche, non è il prodotto finale della sola medicina difensiva [5] anche se il contrasto di questo fenomeno è stato invocato dal nostro legislatore per approvare le due riforme della colpa professionale già realizzate dal nostro Paese, per ritenere improcrastinabile un ulteriore ammodernamento dell’impianto normativo che regola la responsabilità di chi esercita una professione sanitaria e per auspicare la piena e completa depenalizzazione dell’atto medico [6].  

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