Numero Speciale - census

Italian Society of Nephrology’s 2018 census of renal and dialysis units: their structure and organization

Abstract

Background: Given the public health challenge represented by chronic kidney disease, the Italian Society of Nephrology (SIN) promoted a census of the renal and dialysis units to analyze structural and human resources, organizational aspects, activities and workload, referring to the year 2018. Methods: An on-line questionnaire including 60 questions, exploring structural and human resources, organizational aspects, activities and epidemiological data referred to 2018, was sent to the heads of all identified Italian renal or dialysis unit. Results: 567 renal units were identified, 3.3 public and full renal unit pmp. The nephrology beds are about 37.6 pmp. The nurses were 8,130 in HD wards, 1,827 in the nephrology wards, only 432 for outpatient clinics. Conclusions: Data from this census may be used for benchmarking and comparison between centers, regions and groups of regions. These data offer a snapshot of the clinical management of renal disease in Italy.

Keywords: census, nephrology unit, organization, workforce, workload

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Introduzione

Con l’intento di proseguire con la fotografia della attività nefrologica nazionale, il Presidente e il Consiglio Direttivo (CD) della Società Italiana di Nefrologia hanno deciso di dar vita a un nuovo censimento che fotografasse l’attività clinico-assistenziale e il carico di lavoro della nefrologia italiana, nonché la distribuzione e consistenza dei centri di Nefrologia al 31.12.2018. Realizzare un censimento su base nazionale è un lavoro estremamente gravoso, sia in fase progettuale che sotto l’aspetto pratico-attuativo. D’altronde, la modalità del censimento resta l’unica via per ottenere dati concreti di attività e di performance in tempi rapidi.

 

Materiali e metodi

La realizzazione si è sviluppata in due fasi essenziali: la costruzione di un indirizzario, per quanto possibile completo, dei centri dialisi italiani e la formulazione del questionario.

Per quanto attiene il primo si è provveduto a costruire un indirizzario dei centri che fosse di facile consultazione. Si è utilizzato il database dei centri presente nel sito web della società ed accessibile all’utenza come Dial Map (https://dialmap.it/), strumento indispensabile per raggiungere tutti i centri di nefrologia e dialisi italiani. La completezza di tale database è stata rivista, regione per regione, con il supporto del coordinamento centrale del Registro Italiano Dialisi e Trapianto (RIDT) che ha operato tramite i referenti regionali ed interfacciandosi con i presidenti e membri delle sezioni regionali SIN. Questo database, tuttavia necessita della continua collaborazione di tutti i centri per essere continuamente aggiornato. Esso, infatti, viene alimentato ed aggiornato grazie alle segnalazioni dei responsabili dei centri che, grazie ad un sistema on line, possono effettuare direttamente l’aggiornamento dei dati.

Contemporaneamente in varie riunioni, a cui hanno partecipato i membri del CD, si è provveduto ad affinare i quesiti da richiedere. Lo strumento è stato quindi discusso tra i componenti del CD e i Presidenti delle Sezioni Regionali (si veda questionario in allegato). Esso è stato quindi valutato dalla Commissione RIDT con l’obbiettivo finale di ottenere uno strumento agile che non scoraggiasse i compilatori, ma esaustivo al punto da consentire una valutazione della situazione nefrologica-dialitica su tutto il territorio italiano.

Il comune sforzo ha permesso di rendere il questionario sufficientemente agile da non scoraggiare i compilatori, pur non lesinando su informazioni che consentissero una valutazione quanto più oggettiva possibile del carico di lavoro derivante dalla attività dialitica e dalle pratiche assistenziali nelle corsie nefrologiche. Si è voluto tener conto anche dell’attività di consulenza e di dialisi eseguita al di fuori dei reparti di nefrologia e prestata nelle altre unità operative del presidio ospedaliero dove insiste la struttura di nefrologia. Dopo aver definito l’intero set di domande, la software house che gestisce il sito SIN ha implementato i quesiti in una veste informatica che permettesse risposte sia on-line che attraverso e-mail personalizzate. Il sistema informatizzato e automatizzato è stato affiancato e supportato dalla segreteria SIN che aveva il compito di supportare i centri nell’utilizzo del sistema, digitalizzare i dati che pervenivano in cartaceo, chiamare i centri che tardavano nella risposta ecc. La segreteria, inoltre, forniva periodicamente al RIDT un elenco dei centri di cui mancava la risposta e questi tramite i membri del CD, i referenti regionali RIDT e i presidenti e componenti delle sezioni regionali SIN stimolava i centri ritardatari.

Ottenute le risposte al questionario, i dati sono stati tabulati ed elaborati sulla base delle risposte fornite dai centri e senza alcun aggiustamento. Quando i dati sono stati considerati non congruenti il centro è stato richiamato e si è provveduto a modificare il dato su suggerimento dei responsabili di centro. Questo processo è stato necessario, in pochi casi. In considerazione della mole di informazioni ottenute si è deciso di riportarle in due articoli: nel presente articolo si valutano i dati relativi all’organizzazione della nefrologia e delle unità operative, nel secondo quelli che riguardano il lavoro del nefrologo. Le considerazioni conclusive sono state unificate e riportate al termine del secondo articolo, mentre la metodologia di lavoro è stata descritta solo in questo primo articolo. Nel testo, prima di ogni tabella, è possibile trovare il numero della domanda seguito da una breve sintesi della domanda stessa; in allegato nello stesso numero del GIN è possibile ritrovare il file con tutte le domande così come sono state formulate nel questionario.

 

Risultati e discussione: l’organizzazione nefrologica

La distribuzione dei centri nefrologici sia pubblici che privati nelle varie Regioni italiane, con il dettaglio dell’adesione al Censimento, è riportata in Tabella 1.

 

Centri Pubblici Centri Privati Totale Centri
REGIONE compilati non

compilati

totale compilati non

compilati

totale compilati non

compilati

totale
Abruzzo 13 0 13 2 1 3 15 1 16
Basilicata 5 0 5 1 0 1 6 0 6
Calabria 17 0 17 1 0 1 18 0 18
Campania 24 7 31 53 46 99 77 53 130
Emilia-Romagna 14 0 14 1 2 3 15 2 17
Friuli-Venezia Giulia 7 0 7 0 0 0 7 0 7
Lazio 19 0 19 29 4 33 48 4 52
Liguria 7 0 7 1 0 1 8 0 8
Lombardia 38 0 38 7 1 8 45 1 46
Marche 11 0 11 1 0 1 12 0 12
Molise 1 0 1 1 0 1 2 0 2
Piemonte 24 0 24 0 0 0 24 0 24
Puglia 27 0 27 16 0 16 43 0 43
Sardegna 13 1 14 3 0 3 16 1 17
Sicilia 14 14 28 29 52 81 43 66 109
Toscana 21 1 22 1 0 1 22 1 23
Trentino-Alto Adige 6 0 6 1 0 1 7 0 7
Umbria 6 0 6 0 0 0 6 0 6
Valle d’Aosta 1 0 1 0 0 0 1 0 1
Veneto 22 0 22 0 1 1 22 1 23
ITALIA 290 23 313 147 107 254 437 130 567

Tabella 1: Distribuzione dei centri nefrologici sia pubblici che privati nelle Regioni italiane, per partecipazione al questionario

 

La percentuale di risposta ai precedenti censimenti è stata varabile, più modesta nel 2014 e, rispetto al censimento 2008 abbiamo raggiunto 7 centri nefrologici in più.

Nel complesso il 77% dei 567 centri nefrologici italiani ha risposto al censimento, risultato determinato soprattutto dall’adesione del 93% dei centri pubblici. La risposta dei privati è stata decisamente inferiore (58%), ma comunque decisamente migliore rispetto al censimento precedente Per tali motivi, in termini territoriali, i problemi principali nella raccolta dati si sono osservati in Campania e soprattutto in Sicilia. Escluse tali regioni mancano dati di soli 11 centri (percentuale di risposta 97%).

È da notare tuttavia che i centri privati esplicano, per gran parte, solo attività dialitica di tipo extracorporeo, senza attività di tipo nefrologico. Alcuni centri privati, pochi, non sono stati conteggiati perché non è stato possibile contattarli in quanto le informazioni che avevamo erano insufficienti (numeri di telefono variati ecc.). È comunque strano che nessuno del personale medico di tali centri abbia mai consultato il sito SIN che ha ripetutamente avvisato della raccolta dati del censimento e ha richiesto l’aggiornamento dei dati di centro nel DialMap.

 

Domanda B1 – Tipo Centro

Nella Tabella 2 è illustrata la distribuzione delle strutture pubbliche di Nefrologia, complesse e semplici. Se si escludono Campania e Sicilia, dove non abbiamo ottenuto risposta da tutti i centri pubblici, si è registrato un numero di strutture pubbliche pari a 4,8 per milione di popolazione (pmp), di cui 3,6 pmp per Strutture Complesse di nefrologia e dialisi.

 

Regione Totale

pubblici

Strutture

complesse

SC

pmp

Strutture

semplici

SS

pmp

Abruzzo 13 4 3,0 9 6,9
Basilicata 5 1 1,8 4 7,1
Calabria 17 6 3,1 11 5,6
Campania 24 12 2,1 12 2,1
Emilia-Romagna 14 11 2,5 3 0,7
Friuli-Venezia Giulia 7 7 5,8 0 0,0
Lazio 19 15 2,6 4 0,7
Liguria 7 6 3,9 1 0,6
Lombardia 38 36 3,6 2 0,2
Marche 11 9 5,9 2 1,3
Molise 1 1 3,3 0 0,0
Piemonte 24 18 4,1 6 1,4
Puglia 27 11 2,7 16 4,0
Sardegna 13 10 6,1 3 1,8
Sicilia 14 8 1,6 6 1,2
Toscana 21 13 3,5 8 2,1
Trentino-Alto Adige 6 4 3,7 2 1,9
Umbria 6 5 5,7 1 1,1
Valle d’Aosta 1 1 8,0 0 0,0
Veneto 22 19 3,9 3 0,6
ITALIA 290 197 3,3 93 1,5

Tabella 2: Strutture complesse e semplici (numero e pmp) per Regione

 

Domanda B5 – All’interno dell’Ospedale in cui si trova il Centro è presente un Centro Trapianti Renale?

 

Regione gestito dalla nefrologia non gestito dalla nefrologia totale
Abruzzo 0 1 1
Basilicata 1 0 1
Calabria 2 0 2
Campania 0 1 1
Emilia-Romagna 3 0 3
Friuli-Venezia Giulia 1 0 1
Lazio 1 3 4
Liguria 2 0 2
Lombardia 6 2 8
Marche 1 0 1
Molise 0 0 0
Piemonte 2 1 3
Puglia 1 2 3
Sardegna 1 0 1
Sicilia 0 2 2
Toscana 1 0 1
Trentino-Alto Adige 0 0 0
Umbria 1 0 1
Valle d’Aosta 0 0 0
Veneto 3 3 6
ITALIA 26 16 42

Tabella 3: Presenza di un Centro Trapianti all’interno dell’ospedale in cui si trova il Centro per Regione

 

Domanda B6 – Il Centro è certificato oltre che accreditato?

La certificazione è presente nel 41,7% dei centri che hanno risposto; in particolare, nel 28,5% dei centri pubblici e nel 68,8% dei centri privati.

 

Domanda B7 – Indicare per quali settori di attività il Centro dispone di programmi informatici

Per i centri pubblici il settore che presenta la quota più elevata di informatizzazione è l’ambulatorio, mentre per i centri privati è l’emodialisi. Nel complesso circa il 94,8% dei centri dispone di almeno un programma informatico.

Questo elemento potrebbe essere utile nell’ottica di favorire raccolte dati facili, ripetitive ed accurate tramite interfaccia con le varie cartelle cliniche presenti almeno in dialisi.

 

% amministrazione/

gestione

globale

dell’ospedale

emodialisi Dialisi

peritoneale

trapianto degenza ambulatorio nessuno
Pubblico 74,1 79,3 64,1 47,2 62,4 83,1 5,9
Privato 64,6 91,8 2,7 4,8 10,2 48,3 4,1

Tabella 4: Settori di attività per i quali il Centro dispone di programmi informatizzati

 

Domanda D1 – Tipo di degenza ordinaria disponibile al 31-12-2018

Relativamente alla degenza nefrologica, come c’era da aspettarsi, non vi è omogeneità tra le regioni (Tabella 5). In sintesi, solo 132 nefrologie hanno letti di degenza autonoma mentre 83 hanno letti dislocati in altre unità anche se gestiti in autonomia dal nefrologo. Per 46 unità i letti sono in altre unità operative e sono gestiti solo tramite attività di consulenza più o meno assidua senza specifica dimissione nefrologica. Se sono 132 le nefrologie con propri letti di degenza, tale numero si avvicina di molto al decreto Balduzzi (una nefrologia ogni circa 600.000 abitanti) e spiega anche come mai, a livello di SDO, il numero di pazienti dimessi con diagnosi renale sia maggiormente a carico delle medicine. C’è da dire che rispetto al precedente censimento il numero di SC con degenza autonoma si ridotto, da 141 a 132 (-6%), anche se il numero di letti di degenza sembra essere rimasto lo stesso. Questo dato ripropone la domanda se il decreto Balduzzi, sia in grado di fotografare adeguatamente la realtà nefrologica.

 

Regione degenza

autonoma

degenza

in altri

dipartimenti

solo in

consulenza

altro nessuna totale pmp
Abruzzo 3 2 3 0 7 15 11,4
Basilicata 2 0 0 1 3 6 10,7
Calabria 6 0 3 0 9 18 9,2
Campania 10 2 7 0 58 77 13,3
Emilia-Romagna 9 3 2 0 0 14 3,8
Friuli-Venezia Giulia 2 3 2 0 0 7 5,8
Lazio 11 9 5 3 20 48 8,2
Liguria 6 0 0 0 2 8 5,2
Lombardia 24 11 6 0 4 45 4,5
Marche 4 7 0 0 1 12 7,9
Molise 1 0 0 0 1 2 6,5
Piemonte 5 17 2 0 0 24 5,5
Puglia 17 2 2 1 21 43 10,7
Sardegna 2 5 5 0 4 16 9,8
Sicilia 7 2 1 1 32 43 8,6
Toscana 6 9 4 0 3 22 5,9
Trentino-Alto Adige 3 0 3 0 1 7 6,5
Umbria 2 2 1 0 1 6 6,8
Valle d’Aosta 0 1 0 0 0 1 8,0
Veneto 11 8 0 1 2 22 4,5
ITALIA 132 83 46 7 169 437 7,2
% 30,2 19,0 10,5 1,6 38,7 100,0  

Tabella 5: Distribuzione dei posti letti nefrologici per tipologia di degenza nefrologica (numero e pmp)

 

Domanda D2 – Letti di degenza ordinaria con dimissione nefrologica disponibili al 31-12-2018 compresi quelli dedicati al trapianto

I letti di degenza, oltre che essere dedicati alla degenza ordinaria, in alcune unità sono anche inseriti in terapie semi-intensive nefrologiche; in entrambi i casi possono essere dislocati in altri reparti non nefrologici. La Tabella 6 mostra la distribuzione dei letti di nefrologia ordinaria e semi-intensiva dislocati sia nelle unità nefrologiche che in altri reparti. I dati sono espressi in numeri assoluti per regione e per pmp. La metà dei centri rispondenti ha almeno 9 letti, indipendentemente dalla dislocazione, con un valore su base nazionale di 38 pmp, valore che salirebbe a 42 se si escludessero Campania e Sicilia, regioni nelle quali la risposta dei centri pubblici al censimento è stata incompleta.

 

Regione totale letti di dimissione mediana pmp
Abruzzo 34 6 25,9
Basilicata 23 12 40,9
Calabria 72 9 37,0
Campania 119 9 20,5
Emilia-Romagna 204 14 45,7
Friuli-Venezia Giulia 48 12 39,5
Lazio 135 6 23,0
Liguria 87 15 56,1
Lombardia 479 12 47,6
Marche 88 6 57,7
Molise 8 8 26,2
Piemonte 217 8 49,8
Puglia 224 10 55,6
Sardegna 81 10 49,4
Sicilia 88 7 17,6
Toscana 107 8 28,7
Trentino-Alto Adige 34 17 31,7
Umbria 24 5 27,2
Valle d’Aosta 6 6 47,7
Veneto 192 6 39,1
ITALIA 2.270 9 37,6

Tabella 6: Distribuzione dei letti di nefrologia ordinaria e semi-intensiva (numero e pmp) per Regione

 

Domanda E1 – Posti letto di HD, attualmente attivi

L’attività di dialisi è articolata in emodialisi e dialisi peritoneale. L’emodialisi viene eseguita presso il centro principale e nei centri satellite. Ogni postazione dialitica è utilizzata per 3 o 4 pazienti, in base all’organizzazione del centro. Di seguito sono riportati il numero totale, quello medio e quello mediano dei posti dialisi, del centro principale e di quelli satellite, sia dei centri pubblici, sia centri privati (Tabella 7).

Si nota come il 28% dei posti dialisi è collocato in Centri ad assistenza limitata/Centri ad assistenza decentrata (CAL/CAD). Tuttavia, solo in alcune regioni la numerosità dei CAL/CAD è tale da poter essere considerata efficiente per un adeguato uso delle risorse sia tecnologiche che umane, se si pensa che un quarto dei centri satellite segue al massimo 9 pazienti. L’istituto del CAL/CAD è presente più nelle regioni del nord (in particolare Emilia-Romagna e Lombardia), ma anche nel centro-sud si osservano regioni con una importante presenza di posti dialisi in centri satellite (ad esempio la Puglia).

 

centro principale centro satellite
Regione totale media mediana totale media mediana
Abruzzo 184 13 13 28 7 6
Basilicata 120 20 15 10 10 10
Calabria 299 17 14 129 26 8
Campania 987 14 12 43 11 9
Emilia-Romagna 360 24 22 399 33 33
Friuli-Venezia Giulia 165 24 20 101 17 14
Lazio 842 18 17 122 14 12
Liguria 177 22 20 110 18 22
Lombardia 1030 23 20 666 21 19
Marche 267 22 22 44 11 12
Molise 40 20 20 63 63 63
Piemonte 516 22 20 321 18 13
Puglia 819 21 20 347 20 15
Sardegna 261 19 19 134 17 13
Sicilia 652 16 14 19 10 10
Toscana 461 21 19 153 14 16
Trentino-Alto Adige 114 16 14 65 65 65
Umbria 140 23 20 65 16 15
Valle d’Aosta 16 16 16 15 15 15
Veneto 455 21 19 232 17 14
ITALIA 7.905 19 17 3.066 19 15

Tabella 7: Posti dialisi del centro principale e di quelli satelliti, per Regione

 

Domanda E16 – L’assistenza infermieristica durante i trattamenti in Terapia Intensiva normalmente è a carico degli infermieri della?

Riguardo alla assistenza infermieristica per i pazienti ricoverati nelle Terapie Intensive, si è cercato di illustrare come è gestita l’assistenza infermieristica durante i trattamenti in Terapia Intensiva (Tabella 8). Se ne deduce che ben 41 (14%) strutture complesse di nefrologia hanno totalmente abdicato e affidato alle terapie intensive il trattamento dei pazienti con insufficienza renale acuta. Mentre 99 (34%) nefrologie hanno il totale carico nefrologico del trattamento dei pazienti con insufficienza renale acuta, indipendentemente dal reparto di ricovero.

 

Regione centro

non

effettua

trattamenti

terapia

intensiva

nefrologia terapia

intensiva

con

chiamata

infermieri

nefrologia

terapia

intensiva

altra

modalità

organizzativa

Totale
Abruzzo 1 3 6 2 1 13
Basilicata 3 1 1 0 0 5
Calabria 6 9 0 1 1 17
Campania 7 7 3 6 1 24
Emilia-Romagna 0 4 5 2 3 14
Friuli-Venezia Giulia 0 2 1 1 3 7
Lazio 1 8 7 1 2 19
Liguria 2 2 2 1 0 7
Lombardia 3 14 7 10 4 38
Marche 0 3 4 3 1 11
Molise 0 0 1 0 0 1
Piemonte 0 9 10 4 1 24
Puglia 5 14 7 0 1 27
Sardegna 5 5 0 3 0 13
Sicilia 3 3 7 1 0 14
Toscana 2 3 7 3 6 21
Trentino-Alto Adige 1 3 0 2 0 6
Umbria 1 2 2 0 1 6
Valle d’Aosta 0 0 1 0 0 1
Veneto 1 7 10 0 4 22
ITALIA 41 99 81 40 29 290

Tabella 8: Gestione dell’assistenza infermieristica durante i trattamenti in Terapia Intensiva, per Regione (solo centri pubblici)

 

Domanda E21 – Il Centro dispone di una sala operatoria per allestire l’accesso dialitico?

Per realizzare queste attività, che sono di tipo prettamente chirurgico, occorre utilizzare sale operatorie o ambulatori attrezzati e dedicati. Vi sono diverse modalità organizzative anche in questo ambito (Tabella 9).

 

Regione Propria Condivisa Non sala operatoria Totale
Abruzzo 3 1 11 15
Basilicata 2 0 4 6
Calabria 1 4 13 18
Campania 23 4 50 77
Emilia-Romagna 4 3 8 15
Friuli-Venezia Giulia 3 2 2 7
Lazio 19 3 26 48
Liguria 3 3 2 8
Lombardia 19 15 11 45
Marche 3 1 8 12
Molise 0 0 2 2
Piemonte 10 7 7 24
Puglia 11 9 23 43
Sardegna 6 1 9 16
Sicilia 7 8 28 43
Toscana 2 2 18 22
Trentino-Alto Adige 1 1 5 7
Umbria 3 0 3 6
Valle d’Aosta 0 0 1 1
Veneto 10 2 10 22
ITALIA 130 66 241 437

Tabella 9: Disponibilità di una sala operatoria nel Centro per allestire l’accesso dialitico per Regione

 

Domanda F1 – Ambulatori presenti nel Centro con accesso tramite CUP o agenda gestita da reparto

 

nefrologia

generale

stadio 1-2

CKD

stadio 3-4

CKD

stadio 5

CKD

cure

palliative

trapianto
Regione n. pmp n. pmp n. pmp n. pmp n. pmp n. pmp
Abruzzo 13 9,9 8 6,1 8 6,1 9 6,9 2 1,5 9 6,9
Basilicata 6 10,7 2 3,6 2 3,6 2 3,6 1 1,8 1 1,8
Calabria 18 9,2 11 5,6 11 5,6 11 5,6 1 0,5 9 4,6
Campania 48 8,3 33 5,7 35 6,0 36 6,2 2 0,3 12 2,1
Emilia-Romagna 15 3,4 10 2,2 11 2,5 13 2,9 3 0,7 13 2,9
Friuli-Venezia Giulia 7 5,8 0 0,0 3 2,5 6 4,9 1 0,8 7 5,8
Lazio 37 6,3 18 3,1 21 3,6 24 4,1 0 0,0 22 3,7
Liguria 6 3,9 4 2,6 5 3,2 7 4,5 0 0,0 7 4,5
Lombardia 45 4,5 16 1,6 27 2,7 42 4,2 3 0,3 35 3,5
Marche 10 6,6 8 5,2 10 6,6 10 6,6 0 0,0 9 5,9
Molise 1 3,3 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 1 3,3
Piemonte 24 5,5 9 2,1 21 4,8 23 5,3 5 1,1 19 4,4
Puglia 29 7,2 12 3,0 15 3,7 18 4,5 1 0,2 20 5,0
Sardegna 15 9,1 10 6,1 10 6,1 13 7,9 1 0,6 7 4,3
Sicilia 25 5,0 18 3,6 21 4,2 23 4,6 3 0,6 9 1,8
Toscana 21 5,6 5 1,3 9 2,4 17 4,6 3 0,8 17 4,6
Trentino-Alto Adige 5 4,7 2 1,9 3 2,8 3 2,8 1 0,9 4 3,7
Umbria 6 6,8 3 3,4 3 3,4 4 4,5 0 0,0 2 2,3
Valle d’Aosta 1 8,0 0 0,0 1 8,0 1 8,0 0 0,0 1 8,0
Veneto 22 4,5 7 1,4 15 3,1 21 4,3 1 0,2 18 3,7
ITALIA 354 5,9 176 2,9 231 3,8 283 4,7 28 0,5 222 3,7

Tabella 10A: Ambulatori presenti nel Centro per Regione

 

ipertensione calcolosi rene e

gravidanza

alterazioni

fluidi-elettroliti

equilibrio

acido-base

nefropatie

rare /

genetiche

Regione n. pmp n. pmp n. pmp n. pmp n. pmp
Abruzzo 7 5,3 4 3,0 2 1,5 2 1,5 5 3,8
Basilicata 2 3,6 0 0,0 0 0,0 2 3,6 1 1,8
Calabria 12 6,2 7 3,6 4 2,1 5 2,6 3 1,5
Campania 33 5,7 25 4,3 12 2,1 25 4,3 15 2,6
Emilia-Romagna 5 1,1 7 1,6 3 0,7 4 0,9 9 2,0
Friuli-Venezia Giulia 2 1,6 0 0,0 1 0,8 0 0,0 1 0,8
Lazio 18 3,1 15 2,6 5 0,9 8 1,4 10 1,7
Liguria 3 1,9 2 1,3 0 0,0 0 0,0 2 1,3
Lombardia 14 1,4 17 1,7 7 0,7 3 0,3 15 1,5
Marche 1 0,7 2 1,3 0 0,0 0 0,0 3 2,0
Molise 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0
Piemonte 9 2,1 10 2,3 3 0,7 6 1,4 9 2,1
Puglia 11 2,7 7 1,7 5 1,2 5 1,2 8 2,0
Sardegna 7 4,3 6 3,7 6 3,7 5 3,0 5 3,0
Sicilia 17 3,4 14 2,8 4 0,8 12 2,4 11 2,2
Toscana 5 1,3 4 1,1 1 0,3 2 0,5 6 1,6
Trentino-Alto Adige 2 1,9 0 0,0 2 1,9 1 0,9 2 1,9
Umbria 0 0,0 1 1,1 0 0,0 0 0,0 1 1,1
Valle d’Aosta 0 0,0 1 8,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0
Veneto 10 2,0 9 1,8 9 1,8 2 0,4 7 1,4
ITALIA 158 2,6 131 2,2 64 1,1 82 1,4 113 1,9

Tabella 10B: Ambulatori presenti nel Centro per Regione

 

Tutte le branche nefrologiche sono esercitate negli ambulatori nefrologici. Deve però essere rimarcato che alcuni ambulatori sono sicuramente carenti, per esempio quelli di cure palliative, anche se, vista la particolare funzione con pazienti particolarmente fragili e complessi, la soluzione migliore potrebbe essere quella di ambulatori o percorsi comuni con i palliativisti.  Inoltre, sicuramente non sono molto diffusi gli ambulatori per il trattamento della litiasi, in parte ceduti probabilmente alle urologie. All’incirca una nefrologia su tre ha un ambulatorio dedicato all’ipertensione.

 

Domanda G1 – Medici dipendenti dal Centro in servizio al 31-12-2018

Per quel che riguarda i medici dei centri pubblici che lavorano nelle nefrologie, abbiamo valutato la distribuzione per genere e il numero sia assoluto che per pmp (Tabella 11). Le donne (53%) rappresentano la maggioranza dei nefrologi in servizio.

 

Regione Uomini Donne Totale pmp
Abruzzo 40 43 83 63,3
Basilicata 17 8 25 44,4
Calabria 80 82 162 83,2
Campania 165 127 292 50,3
Emilia-Romagna 93 134 227 50,9
Friuli-Venezia Giulia 27 35 62 51,0
Lazio 146 172 318 54,1
Liguria 43 50 93 60,0
Lombardia 219 298 517 51,4
Marche 38 48 86 56,4
Molise 10 4 14 45,8
Piemonte 97 146 243 55,8
Puglia 176 127 303 75,2
Sardegna 36 70 106 64,7
Sicilia 99 93 192 38,4
Toscana 66 79 145 38,9
Trentino-Alto Adige 22 15 37 34,5
Umbria 23 26 49 55,6
Valle d’Aosta 4 4 8 63,7
Veneto 96 116 212 43,2
ITALIA 1.497 1.677 3.174 52,6

Tabella 11: Distribuzione per genere dei medici nefrologi dei centri nefrologici pubblici (numero e pmp) per Regione

 

Domanda G3 – Medici con più di 60 anni dipendenti dal Centro in servizio al 31-12-2018

Dai dati del censimento emerge che, nelle nefrologie censite, quasi un quarto dei medici ha oltre 60 anni: 726 medici (23%).

In Italia la percentuale di medici sopra i 60 anni è di circa il 40%.

Da notare che per errori di computazione, che tuttavia non abbiamo ritenuto di correggere, il numero totale di maschi e femmine non coincide perfettamente con il numero totale dei medici della tabella.

 

Domanda G2 – Tipologia Medici dipendenti dal Centro al 31-12-2018

Nella successiva Tabella 12 è mostrata la distribuzione regionale (numero e pmp) dei medici dipendenti in tutti i centri dialisi, pubblici e privati, che hanno partecipato al censimento. Il 76,1% dei medici è strutturato, con contratto a tempo indeterminato (69,2%) o determinato (6,8%). Il 14,5% è rappresentato da specializzandi, lo 0,9% da borsisti e il rimanente 8,6% da medici con altre tipologie contrattuali non specificate.

Se si fa riferimento ai soli centri nefrologici pubblici, il 75, 0% dei medici ha un contratto a tempo indeterminato, il 6.9% a tempo determinato, il 17.2% è uno specializzando e l’1,0% un borsista. Si deduce che la forza lavoro degli specializzandi è notevole pur se limitato alle sedi di università. Si evidenzia altresì come elemento di criticità che il numero di specializzandi è inferiore ai medici sopra i 60 anni, i quali in tempi relativamente brevi potrebbero andare in pensione.

Rispetto al precedente censimento il numero di medici strutturati pmp si è ridotto da 45 a 41 anche se, tenendo in conto tutta la forza lavoro il pmp totale sale a 54.

 

Strutturati Non strutturati Totale
Regione numero pmp numero pmp numero pmp
Abruzzo 63 48,0 22 16,8 85 64,8
Basilicata 25 44,4 0 0,0 25 44,4
Calabria 143 73,4 25 12,8 168 86,3
Campania 215 37,1 106 18,3 321 55,3
Emilia-Romagna 147 33,0 79 17,7 226 50,7
Friuli-Venezia Giulia 55 45,3 7 5,8 62 51,0
Lazio 224 38,1 105 17,9 329 56,0
Liguria 77 49,7 22 14,2 99 63,8
Lombardia 392 39,0 137 13,6 529 52,6
Marche 81 53,1 4 2,6 85 55,7
Molise 14 45,8 3 9,8 17 55,6
Piemonte 215 49,4 27 6,2 242 55,6
Puglia 253 62,8 51 12,7 304 75,5
Sardegna 99 60,4 6 3,7 105 64,0
Sicilia 115 23,0 104 20,8 219 43,8
Toscana 129 34,6 20 5,4 149 40,0
Trentino-Alto Adige 33 30,8 4 3,7 37 34,5
Umbria 44 49,9 5 5,7 49 55,6
Valle d’Aosta 8 63,7 0 0,0 8 63,7
Veneto 158 32,2 57 11,6 215 43,8
ITALIA 2.490 41,3 784 13,0 3.274 54,2

Tabella 12: Medici dipendenti al centro per tipologia di rapporto di lavoro

 

Domanda G4 – Personale sanitario non medico in servizio nel centro al 31-12-2018

Per quel che riguarda il personale infermieristico, fondamentale per il supporto all’attività dialitica e a quella nefrologica, è stata raccolta l’informazione sulla collocazione nei soli centri pubblici: se in degenza, dialisi (HD o DP), oppure in altri settori come l’ambulatorio (Tabella 13).

Regione degenza HD DP ambulatorio altro
Abruzzo         28    208    12             19     19
Basilicata         24      77    –              7      6
Calabria         72    360    13              9      1
Campania        113    603    12             30      4
Emilia-Romagna        195    605    32             36      5
Friuli-Venezia Giulia         55    235    13             14      6
Lazio        142    507    41             34      –
Liguria         82    252    25              9      3
Lombardia        373   1.549    65             47     10
Marche         56    243    19             15      1
Molise          7      54     1              1      –
Piemonte        118    709    63             80     29
Puglia        194    735    20             37      5
Sardegna         31    281    12             11      7
Sicilia         53    285     7             12     95
Toscana         57    511    34             26      9
Trentino-Alto Adige         36    168     6              6      –
Umbria         29    166     5              5      –
Valle d’Aosta         –      25     2              1      –
Veneto        162    557    61             33     40
ITALIA      1.827   8.130   443            432    240

Tabella 13: Utilizzo degli infermieri nei centri pubblici, per Regione

 

La quasi totalità del personale infermieristico è impiegato nella attività di dialitica, HD (73,4%) e DP (4,0%), mentre il 16,5% è utilizzato per la degenza e il 3,9% per l’attività ambulatoriale,

Emerge chiaramente che il supporto del personale infermieristico è notevole, ma risulta che la quasi totalità del personale infermieristico è impiegato nella attività dialitica, Nonostante i vari sforzi effettuati dalla SIN, FIR, ANED, e i vari decreti ministeriali, il problema Malattia Renale Cronica e quindi dell’impiego di risorse nella prevenzione e trattamento della MRC rimane ancora sottovalutato. Si dedicano poche risorse a questo ambito anche se da più parti viene definito come epidemico e “sociale”. Nella dizione “altro” sono infatti raggruppate figure infermieristiche che svolgono mansioni diverse, soprattutto quelle dedicate agli ambulatori nefrologici e probabilmente molti infermieri dedicati alla dialisi peritoneale. Emerge chiaramente una importante carenza infermieristica in Italia e questo aspetto sarà approfondito in discussione. É però altrettanto vero che la carenza di infermieri negli ambulatori viene spesso a vanificare quel lavoro di team così importante e necessario per ottenere risultati clinicamente significativi, come la ritardata immissione in dialisi, l’incremento della dialisi domiciliare, un’ottimale preparazione dell’accesso vascolare (come previsto dai criteri di accreditamento del percorso sulla IRC della SIN Il team multidisciplinare ambulatoriale è il miglior sistema per ottenere buoni risultati ma i dati del censimento sono piuttosto deludenti da questo punto di vista. D’altro canto, l’organizzazione nefrologica con tanti CAL/CAD, e comunque una capillare distribuzione dei pazienti in vari centri dialisi per ridurre i percorsi casa/centro dialisi, richiede una consistente presenza di infermieri altamente professionali e competenti. Un compromesso tra carenza di personale e deospedalizzazione del paziente in dialisi cronica potrebbe essere la dialisi domiciliare, in tutte le sue forme. D’altronde, con le attuali tecnologie sia delle attrezzature dialitiche che dei sistemi di controllo a distanza, la dialisi domiciliare può essere una scelta sempre più razionale anche da un punto di vista organizzativo.

Abbiamo anche valutato il numero degli infermieri rispetto ai pazienti prevalenti in HD (Tabella 14).

 

Regione prevalenti

HD

infermieri

HD

infermieri

pmp

rapporto

prevalenti/

infermieri

HD

infermieri

HD

al netto

delle ferie

rapporto

prevalenti/

infermieri

HD

al netto

delle ferie

Abruzzo 980 208 158,6 4,7 191 5,1
Basilicata 319 77 136,8 4,1 71 4,5
Calabria 1.277 360 184,9 3,5 330 3,9
Campania 2.776 603 103,9 4,6 553 5,0
Emilia-Romagna 2.800 605 135,7 4,6 555 5,0
Friuli-Venezia Giulia 868 235 193,4 3,7 215 4,0
Lazio 2.941 507 86,2 5,8 465 6,3
Liguria 1.402 252 162,5 5,6 231 6,1
Lombardia 6.626 1.549 154,0 4,3 1,420 4,7
Marche 1.012 243 159,3 4,2 223 4,5
Molise 246 54 176,7 4,6 50 4,9
Piemonte 2.896 709 162,7 4,1 650 4,5
Puglia 3.450 735 182,4 4,7 674 5,1
Sardegna 1.083 281 171,4 3,9 258 4,2
Sicilia 2.026 285 57,0 7,1 261 7,8
Toscana 2.146 511 137,0 4,2 468 4,6
Trentino-Alto Adige 516 168 156,7 3,1 154 3,4
Umbria 681 166 188,2 4,1 152 4,5
Valle d’Aosta 80 25 198,9 3,2 23 3,5
Veneto 2.308 557 113,5 4,1 511 4,5
ITALIA 36.433 8.130 134,7 4,5 7,455 4,9

Tabella 14: Utilizzo degli infermieri e rapporto infermieri / prevalenti nel Centro per Regione

 

Il dato presenta la criticità di aver preso in considerazione solo la prevalenza puntuale dei pazienti, mentre è esperienza comune che ci siano molti più pazienti durante l’anno tra ingressi ed uscite, senza contare i trattamenti dei pazienti ospiti ed acuti. In ogni caso riteniamo che il dato sia molto utile e permetta soprattutto una valutazione in benchmarking inter/intra regionale. I dati ci dicono che, se consideriamo la forza infermieri nel suo complesso, ogni infermiere assiste 4,5 pazienti, se invece teniamo conto delle ferie obbligate (ogni 12 infermieri uno è in ferie), ciascun infermiere accudisce 4,9 pazienti, rispetto ad un massimo teorico di 6 (3 i turni pari e 3 i turni dispari),

Nel primo censimento SIN (2004) S.Alloatti segnalava un rapporto pazienti/infermieri di 4 su base pazienti/infermieri di 4 su base nazionale. Il dato era inficiato dal fatto che nel censimento si richiedeva solo il numero totale di infermieri e quindi non era possibile conoscere la sede di lavoro (emodialisi, peritoneale, degenza, ecc). In ogni caso si può notare che sicuramente il numero di pazienti per singolo infermiere è da allora aumentato, Va detto che nel frattempo è salita l’età media in dialisi e la presenza di co-morbidità dei pazienti in dialisi, E ovviamente i pazienti non vanno in ferie così come i centri dialisi non chiudono!

 

Domanda G6 – Disponibilità di Dietista o psicologo anche part-time o in consulenza

Tra il personale di supporto abbiamo inoltre censito dietista e psicologo (Tabella 15).

 

Regione Dietista Psicologo Nessuno dei due
Abruzzo 7 4 8
Basilicata 2 3 2
Calabria 4 5 11
Campania 15 58 15
Emilia-Romagna 14 13 1
Friuli-Venezia Giulia 5 7 0
Lazio 22 19 22
Liguria 5 3 3
Lombardia 34 19 8
Marche 9 6 3
Molise 0 0 2
Piemonte 23 23 1
Puglia 24 8 19
Sardegna 5 6 7
Sicilia 9 7 33
Toscana 19 9 2
Trentino-Alto Adige 6 6 1
Umbria 6 1 0
Valle d’Aosta 1 1 0
Veneto 18 11 2
ITALIA 228 209 140

Tabella 15: Presenza di dietista e psicologo nei centri, pubblici e privati, per Regione

 

Colpisce che un centro pubblico su 4 (25,2%) non abbia disponibilità né di dietista né di psicologo, e quasi la metà di tutti i centri (47,8%), nonostante il documento di indirizzo ministeriale sulla malattia renale cronica abbia indicato come essenziale la presenza della figura del dietista nei centri di nefrologia. Una criticità di tale indagine è che si richiedeva la presenza di “disponibilità” di dietista e non la presenza di dietista e non si specificava se tale figura avesse o meno competenze circa il trattamento dietetico nutrizionale della MRC. Cosa che la SIN ha da tempo dichiarato nei suoi standard e nel percorso di accreditamento della MRC, così come l’ANDID. Sia il numero di dietisti che di psicologi si è ridotto rispetto al precedente censimento.

 

 

 

Consiglio direttivo SIN

Giuliano Brunori, Piergiorgio Messa, Filippo Aucella, Manuela Bosco, Stefano Cusimato, Biagio Di Iorio, Fabio Malberti, Marcora Mandreoli, Sandro Mazzaferro, Ezio Movilli, Giuseppe Quintaliani, Maura Ravera, Giuseppe Rombolà, Mario Salomone, Domenico Santoro

Presidenti delle Sezioni regionali della SIN

Boscutti, G. Brugnano, R. Cabiddu, G. Ferrantelli, C. Guastoni, A. Gesualdo, A. Granata, C. Malandra, G. Manes, G. Manganaro, G. Mosconi, L. Nicodemo, R. Perna, A. R. Rocca, M. Rombolà, P. Saffiotti, A. Santarsia, S. Scaparrotta, G. Stefano, M.G. Tabbì, M. Trucillo, L. Vernaglione, D. Zarantonello

Registro Italiano di dialisi e trapianto

Maurizio Postorino, Aurelio Limido

 Commissione del Registro Italiano Dialisi e Trapianto

Comitato Scientifico: F. Conte (Melegnano), M. Cirillo (Napoli). F. Fabbian, M. Ferraro (Roma), P. Reboldi (Perugia)

Comitato Tecnico: A. Di Napoli (Roma), M. Nordio (Venezia), Bolignano (Reggio Calabria), Gibertoni (Bologna), Lentini (Bassano del Grappa)

Referenti regionali: N. Agabiti, V. Bellizzi, M. Bonomini, G. Boscutti, M. Brigante, P. Casucci, F. Conte, S. Digliulio, P. Fabbrini, C. Finale, L Gesualdo, N. Lucà, A. M.Pinna, F. Mancini, S. Mazzaferro, G. Mosconi, M. Nordio, A. Ranghino, M. Ravera, A. Rosati, P. Sacco, M. Salomone, G. Santarsia, D. Santoro, G. Tabbì, D. Torres

Responsabili centri:

Abruzzo: A. Marini, A. Stingone, E. Di Loreto, G. Del Rosso, L. Perilli, L. Stacchiotti, M. Bonomini, M. Campanella, M. Maccarone, M. Polidoro, M. Tunno, P. Cerasoli, S. Vecchiotti

Basilicata: F. Ianuzziello, G. Eduardo Ferlan G. Sansone, G. Santarsia, V. Valente

Calabria: A.D. Pugliese C. Caserta, C. Sapio, D. Plutino, D. Tramontana, E. Crifò Gasparro, F.M. D’Agostino, F. Mallamaci, G. Fuiano, G. Rizzuto, M. Santangelo, P. Orlando, R. Bonofiglio, R. Musacchio, R. Regio, S. Chiarella, V. Bruzzese

Campania: R. Ierardi, A. Barbato, A. Ciotola, A. De Donato A. De Maio A. M. Scognamiglio A. Rita Oggero A. Romano, A. Scafarto, B. Maresca, C. Alfarone, C.M. Cesare, C. Evangelista, C. Lamberti, C. Margherita, C. Paglionico, C. Pecoraro, C. Pluvio, D. Avino, D. Bonanno, D. Caserta, D. Del Piano, D. Di Giuseppe, P. Guastaferro, E. Cirillo, E. De Felice E. Di Meglio E. Di Stazio E. Rotaia, F. Annunziata, F. Assini, F. Bruno, F. Buono, F. Cappabianca, F. Marchese, F. Musto, F. Principe, F. Vacante, F. Vitale, G. Capasso, G. Conte, G. Correale, G. Delgado, G. Garofalo, G. Gigliotti, G. Iulianiello, G. Marinelli, G. Palladino, G. Palmiero, G. Volpe, I. Molfino, L. Ciaccia, L. M. Sorrentino, M. Biagio Merola, M. Cioffi, M. De Luca M. Elena Liberti M. Iorio, M. Luisa Abategiovanni M. Maddalena Romano M. Massimo, M. Sepe, M. Viscione, P. Alinei, P. Granato, P. Tassinario, R. D’Amato, R. Genualdo, S. Celentano, S. Coppola, S. Meccariello, S. Mozzillo, S. Vitale, S. Vitiello, T. Gnerre Musto, V. Di Marino

Emilia-Romagna: A. Buscaroli, A. Ferri, A. Rigotti, A. Storari, D. Bonucchi, E. Fiaccadori, E. Mancini, F.F.G. Cappelli, G. La Manna G. Mosconi, M. Gregorini, M. Mandreoli, R. Barani, R. Scarpioni

Friuli-Venezia Giulia: F. Bianco, G. Amici, G. Boscutti, M. Tosto, W. Mancini

Lazio: C. Alfarone, G. Baldinelli, E. Boccia, F. Bondatti, F. Canulla, M. Casarci, A. Catucci, G. Ciano, A. Cioffi, C. Cuzziol, A.M. D’Apollo, P. De Paolis, C. De Cicco, B. Della Grotta, N. Di Daniele, L. Di Lullo, G. Di Pietro, G. Di Zazzo, G. Fabio, L. Fazzari, S. Feriozzi, M. Ferrazzano, A. Filippini, R. Fini, G. Firmi, A. Flammini, F. Forte, M. Galliani, F. Gangeri, M. Gamberini, G. Grandaliano, V. Iamundo, R. Lavini, M. Lonzi, M.G. Chiappini, M. Marin, R. Marinelli, F. Marrocco, P. Menè, L. Miglio, S. Morabito, A. Morgia, M. Morosetti, M. Muci, L. Nazzaro, L. Onorato, G. Pace, R. Palumbo, L. Pantano, A. Paone, P. Polito, M. Puliti , N. Rifici, E. Rizzi, R. Rocca , V. Rossi, H. Sabry, L. Scabbia, M. Serraiocco, P. Sfregola, G. Silvestrini,  R. Simonelli, V. Stranges, M. Torre, A. Treglia, W. Valentini,

Liguria: A. Sanguineti, D. Rolla, G. Garibotto, G. Ghiggeri, O. Santoni, P. Ancarani, P. Sacco, S. Saffioti

Lombardia: A. Castiglioni, A. Gazo, A. Meterangelis, C. Bertelli, C. Culturi, C. Esposito, C. Guastoni, C. Rovati, F. Scolari , E. Minetti, G. Galli, M. Garzia, F. Malberti, F. Milanesi, F. Pieruzzi, F. Scolari, G. Cancarini, G.C. Depetri, G. Ferrario, G. Mazzola, G. Melfa, G. Mingardi, G. Montini, G. Rombolà, G. Vezzoli, L.A. Pedrini, M. Bracchi, M. Doria, M. Farina, M. Gallieni, M.G. Cozzolino, M. Lorenz, O. Bracchi, P. Messa, P. Ruggenenti, P. Scalia, R. Savino, S. Badalamenti, S. Bisegn, S. Volmer Bertoli T. Rampino, V. La Milia

Marche: A. Ranghino, A. Santoferrara, D.C. Quirino, D. Garofalo, E. Fanciulli, E. Guerrini, F. Sopranzi, G. Fioravanti, M. Di Luca, P. Galiotta, P. Vitali, S. Santarelli

Molise: M. Brigante, L. Losappio

Piemonte: B. Gianoglio, C. Vitale, D. Chiarinotti, D. Roccatello, F. Chiappero, G. Calabrese, G. Garneri, G. Tognarelli, G. Viglino, I.M. Berto, L. Besso, L. Biancone, M. Borzumati, M. Formica, M. Manganaro, M. Salomone, O. Filiberti, R. Boero, S. Cusinato, S. Maffei, S. Savoldi, S. Savoldi

Puglia: A. Cagnazzo, A. Damelio, A. Di Turo A.L. Marangi, A. Recchia, A. Specchio, B. Carmen, C. Lomonte, F. Aucella, F. D’Elia, F. Misceo, F. Perrone, G. Gernone, G. Grandaliano, G. Pallotta, G. Sandri, L.F. Morrone, L. Gesualdo, L. Vernaglione, M. Giordano, M. Mascitti, M. Mingarelli, M. Napoli, M. Varvara, M. Vigilante, N. Dambrosio, N.E. Montemurro, P. Giangregorio, R. Dell Aquila, S. Di Paolo, S. Papagni, S. Schiavano, V. Greco, V. Montinaro, V. Origlia

Sardegna: A. Fresu, A.M. Ganadu, A. Pani, B. Contu, C. Francesco, D.A. Maria, D.M. Cossu G. Chiarelli, G.F. Fundoni, I. Pillosu, L. Di Lauro, M.C. Cadoni, M.D. Pilloni, R. Ivaldi, S. Fancello, S. Murtas

Sicilia: A. Bauro, A. De Gregorio, A. Granata, A. Gurrieri, A. Iacono, A. Lo Cascio, A. Pisacane, A. Pitti, C. Altieri, C. Marcantoni, D. Aliffi Rossana D.Flavia Messina D. Giuseppe, D. Lo Faro, D. Marca, V. D. Nico Longo, D. Santoro, E. Iannetti, F. Francesco, F. Girasole, F. Grippaldi, F. Rapisarda, F. Tornese, G. Blanco, G. Collura, G.G. Battaglia, G. Locascio, G.M. Salvatore G. Oddo, G. Seminara, I. Cutaja, I. Todaro, M.F. Romè, M. Roccaro, N. Di Piazza, O. Trovato, P. Monardo, R. Schillaci, R. Scurria, S. Cesare, S. Randone, V.I. Barraco

Toscana: A. Capitanini, A. Casani, A. Rosati, A. Sidoti, C. Del Corso, C. Mura, F. Grazi, F. Manescalchi, G. Campolo, G. Garosi, G. Giuntini, G. Grazi, L. Dani, L. Traversari, M. Gallo, P.C. Dattolo, P. Conti, R. Bigazzi, R. Giusti, S. Bianchi, S. Bianchi (Responsabile: V.Panichi)

Trentino-Alto Adige: B. Stefan, G. Brunori, M.G. Tabbì, P. Bertoli, P. O. R. RobertS. Sitia

Umbria: A. Leveque, A. Selvi, L. Cencioni, R.M. Brugnano R.M. Fagugli, S. Venanz

Valle d’Aosta: M. Manes

Veneto: A. Bandera, C. Abaterusso, C. Ronco, C. Rugiu, D. Munaro, D. Roberto, F. Fiorini, G. Gambaro, G. Meneghel, G. Mennella, L. Calò, L. De Silvestro, L. Murer, M.G. Messa, M. Nordio, M. Urso, P. Calzavara, R. Dell’Aquila.

Ringraziamenti:

Raffaella D’Arcangelo e Claudia Valletta, Società Italiana di Nefrologia

 

 

Bibliografia

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