Examination of Urinary Sediment in a Patient with Lupus-Like HIV-Associated Immune Complex Kidney Disease (HIVICK) – Case Report and Review of the Literature

Abstract

Renal involvement is very common in patients with HIV infection. The phenotype varies from the most frequently “collapsing” variant of focal and segmental glomerulosclerosis (FSGS) to “lupus-like HIV-immune complex kidney disease” (HIVICK). The latter is characterized by a histological picture that recalls lupus nephropathy.
Through a clinical case, we underline the importance of urinary sediment analysis in patients with suspected glomerulopathy. Findings such as the characteristic cells that show the typical appearance of Herpes virus (HSV) infection or LE cells have significantly supported the diagnosis of HIVICK. In light of the present observations, we suggest systematically carrying out a cytological examination of the urinary sediment to confirm diagnostic hypotheses of rare pathologies.

Keywords: HIV, HIVICK, HSV, LE cells, urinary sediment, cytology

Sorry, this entry is only available in Italian.

Introduzione

Nei pazienti affetti da infezione da HIV è molto frequente un coinvolgimento renale. Il fenotipo della malattia renale in corso di HIV varia dalla più frequentemente variante “collapsing” (HIVAN), alla glomerulosclerosi focale e segmentale (GSFS), dalla “lupus-like HIV-immune complex kidney disease” (HIVICK) passando per la malattia a lesioni minime (MCD) e la microangiopatia trombotica. La forma lupus-like è caratterizzata da un quadro istologico che richiama la nefropatia lupica, che può mostrare in maniera variabile ipercellularità endocapillare e/o mesangiale, focale e/o diffusa, oppure un pattern membranoso; caratteristici aggregati tubulo-reticolari nelle cellule endoteliali ben visibili alla microscopia elettronica e un pattern ‘Full House’ con positività anche per C1q all’immunofluorescenza [1]. Non è ben chiaro in che modo l’infezione da HIV possa provocare un coinvolgimento renale. Tra le varie teorie, si pensa che il virus possa direttamente danneggiare i glomeruli e ciò sarebbe supportato da evidenze che dimostrano una regressione del quadro di patologia renale in relazione con la sola terapia antiretrovirale [2] e una maggiore prevalenza di tale condizione in quei pazienti con HIVRNA > 400 copie/ml [3]. Un’altra teoria è a favore di un meccanismo indiretto mediato da anticorpi diretti contro gli antigeni p24 (capside) e gp120 (envelope) dell’HIV, che formerebbero immunocomplessi in circolo che poi precipiterebbero a livello glomerulare, dando i quadri istologici più disparati [1]. Esistono inoltre evidenze secondo le quali il polimorfismo del gene APOL1 sia associato a un maggior rischio, nei pazienti sieropositivi, di sviluppare malattia renale cronica [4] ma non ad una più alta frequenza di HIVICK [1].

I quadri istopatologici sono molto eterogenei e sono riassunti in Tabella 1 [1]. Mancano in letteratura dati di sedimenti urinari in queste condizioni che, come nel seguente caso clinico, potrebbero risultare necessari per vicariare la diagnosi, corroborando tale informazione con quelle fornite dall’agobiopsia renale. 

La visualizzazione dell’intero documento è riservata a Soci attivi, devi essere registrato e aver eseguito la Login con utente e password.