Conservative Therapy in CKD: New Frontiers

Abstract

Chronic kidney disease (CKD) is an increasingly prevalent pathological condition. The global rise in the number of individuals affected by CKD is dependent on the ageing, as well as on the growing prevalence of obesity, diabetes and hypertension. The need for treatment strategies aimed at preventing the onset of CKD and slowing its progression has led to the implementation of combination therapy, consisting of a Renin-Angiotensin-Aldosterone System inhibitor (RAASi) and a sodium-glucose cotransporter-2 inhibitor (SGLT-2i), which has demonstrated efficacy in slowing CKD progression and reducing the occurrence of cardiovascular events. Updated guidelines recommend a tailored, multi-drug approach based on the residual cardiorenal risk of the individual patient. The KDIGO guidelines advocate for a stepwise approach in managing diabetes mellitus and CKD, with RAASi and SGLT-2i as first-line therapy, and GLP-1 receptor agonists (GLP-1 RA) and non-steroidal mineralocorticoid receptor antagonists (MRAs) as additional agents for further cardiorenal protection. Endothelin Receptor Antagonists (ERAs), a newer class of drugs, have shown antiproteinuric and nephroprotective effects in various trials. The objective of developing increasingly effective and personalized therapeutic strategies underscores the need to combine multiple drug classes that can act synergistically on different pathways.

Keywords: CKD, proteinuria, cardiovascular risk, diabetes mellitus, RAASi, SGLT-2i, MRAs, GLP-1 RA, ERAs

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Introduzione

La malattia renale cronica (CKD) è una condizione caratterizzata da una persistente riduzione della velocità di filtrazione glomerulare (GFR) [1]. Le principali cause di insorgenza e progressione del danno renale nella CKD sono ipertensione, obesità e diabete mellito [24]. Tali fattori sono in grado di causare una iperfiltrazione/ipertensione glomerulare che assieme alla albuminuria determinano infiammazione e fibrosi [5, 6]. Le terapie di prima linea per la prevenzione della progressione della CKD sono dunque volte al controllo della ipertensione sistemica e glomerulare, del peso corporeo e glicemia, e della albuminuria. La CKD rappresenta oggi una vera condizione pandemica, interessando circa 800.000.000 di soggetti nel mondo. Tale numero è destinato ad aumentare, e si prevede che la CKD diventerà la quinta causa di morte nel mondo entro il 2040 [7, 8]. L’entità di questi numeri è legata a una maggiore sopravvivenza dei pazienti affetti da CKD, dati i crescenti e continui progressi in ambito terapeutico. Questi numeri impongono la ricerca e l’implementazione di strategie terapeutiche volte a prevenire l’insorgenza di CKD, attività di screening e riferimento precoce alla Nefrologia in primis, nonché a rallentarne la progressione [8]. Riportiamo, di seguito, una narrative review volta a descrivere le nuove classi di farmaci nefroprotettori emerse nel corso degli ultimi anni.