Abstract
L’alterazione dell’equilibrio calcio-fosforo-paratormone è uno dei più importanti problemi nei pazienti affetti da insufficienza renale terminale, che può portare a complicanze gravi. Fra queste la calcinosi cutanea distrofica, una rara condizione, caratterizzata dalla deposizione di sali di calcio a livello cutaneo e di vari organi e tessuti.
Descriviamo il caso di una paziente di 47 anni, affetta da insufficienza renale terminale causata da glomerulonefrite membranosa, sottoposta a dialisi peritoneale automatizzata, che dopo 7 mesi dall’inizio del trattamento dialitico ha presentato due voluminose tumefazioni dolorose a livello dell’indice e del quinto metacarpo della mano destra.
Gli esami ematici e strumentali eseguiti hanno mostrato un quadro di iperparatiroidismo, dimostrando una lesione paratiroidea sospetta per adenoma.
L’incremento della terapia con chelanti del fosforo e cinacalcet non è stata sufficiente a risolvere le lesioni cutanee, per la definizione istologica delle quali è stato eseguito l’esame bioptico, che ha mostrato la deposizione di materiale amorfo con componente calcifica, deponente per un quadro di calcinosi cutanea.
L’incremento della terapia dialitica associato all’ulteriore incremento della terapia medica ha permesso la completa regressione delle lesioni cutanee in due mesi.
Parole chiave: calcinosis cutis distrofica, insufficienza renale, metabolismo calcio-fosforo- paratormone, dialisi