Abstract
Introduzione: I disturbi del sonno sono molto frequenti nei pazienti con malattia renale cronica e la prevalenza di una scarsa qualità del sonno all’interno della popolazione nefropatica si aggira intorno al 40%.
Obiettivi: Lo scopo dello studio è quello di confrontare la qualità del sonno dei pazienti in ESRD prima dell’emodialisi (Pre-HD), tre mesi (Post-HD 1) e sei mesi dopo l’inizio del trattamento (Post-HD 2) tramite l’uso del Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI).
Metodi: Sono stati reclutati pazienti in ESRD presso l’U.O.C. di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Maggiore di Modica e raccolti dati anagrafici e anamnestici. Si è proceduto con la somministrazione del PSQI in presenza nella fase Pre-HD e tramite re-test telefonico al follow-up di tre e sei mesi.
Risultati: Sono stati inclusi in totale 71 pazienti (maschi=62%, età 68 ± 16 anni). Alla valutazione Pre-HD il 93% ha riportato una scarsa qualità del sonno, la percentuale è salita al 98% durante la fase Post-HD 1 ed è parzialmente migliorata durante il Post- HD 2 con una prevalenza del 95%. L’analisi della varianza per misure ripetute ha mostrato una significativa differenza tra i tre tempi.
Conclusioni: La qualità del sonno va incontro a importanti cambiamenti durante la transizione da paziente in terapia conservativa a emodializzato, evidenziando un periodo critico relativo ai primi tre mesi di trattamento. Una maggiore attenzione a questa fase può migliorare la qualità di vita del paziente e ridurre il rischio di mortalità ad essa associato.
Parole chiave: sonno, qualità, emodialisi, vita, dialisi