Abstract
Background. La malattia del rene policistico (ADPKD) è la causa monogenica più comune di insufficienza renale allo stadio finale (ESRD) e, conseguentemente, di trapianto di rene e dialisi. Interventi educativi volti a favorire l’aderenza dei pazienti alla terapia, alla pratica dell’attività fisica e alla dieta adeguata possono rallentare la progressione della malattia sviluppando nel paziente competenze di autocura utili a promuovere la sua autonomia, conciliando al meglio i suoi progetti di vita con i trattamenti richiesti.
Lo scopo di questa revisione è analizzare l’aderenza dei pazienti con rene policistico alla terapia farmacologica, alla dieta a basso contenuto di sodio e all’attività fisica, così come evidenziato nella letteratura clinica, al fine di orientare interventi educativi strutturati.
Metodi. È stata condotta una revisione della letteratura dal 01/09/2021 al 30/12/2022 attraverso la combinazione di parole chiave libere e termini MeSH sui database: PubMed, CINAHL e Cochrane.
Risultati. I risultati della letteratura mostrano come l’attività fisica sia in grado di migliorare il controllo della pressione arteriosa, mentre osservare una dieta a basso contenuto di sodio possa rallentare la progressione verso l’ESRD. Inoltre, nonostante i pazienti sembrino essere aderenti alla complessa terapia farmacologica, emergono richieste educative inerenti alle scelte e ai comportamenti della vita quotidiana che, coinvolgendo la sfera dei sentimenti e delle emozioni, possono evolvere in manifestazione di ansia e stress.
Conclusione. Nei pazienti affetti da ADPKD, un supporto educazionale personalizzato, che consideri lo stadio della malattia e i fattori psicologici, può far acquisire conoscenze, abilità e comportamenti capaci di migliorare gli outcome clinici.
Parole chiave: rene policistico autosomico dominante, educazione del paziente, gestione della malattia