Abstract
La gestione del danno renale acuto in area critica è complessa e necessariamente multidisciplinare, ma il nefrologo dovrebbe mantenere un ruolo cardine, sia per quanto riguarda la diagnosi, sia per l’indicazione, la prescrizione e la gestione della terapia sostitutiva extracorporea.
Le cause prevalenti di AKI nel paziente critico sono correlabili alla sepsi e alla chirurgia maggiore, tuttavia l’incidenza di cause diverse, di stretta pertinenza nefrologica, è probabilmente superiore a quella stimata.
È prerogativa del nefrologo interpretare i dati di funzionalità renale, gli elettroliti urinari, l’esame microscopico del sedimento, ed individuare quali esami specifici possono essere utili per definire la causa di AKI. La consulenza nefrologica potrà quindi migliorare la gestione clinica dell’AKI, guidando e integrando il percorso diagnostico con valutazioni utili all’individuazione delle diverse cause di danno renale acuto e di conseguenza alla terapia più adeguata.
La diagnosi eziologica dell’AKI è determinante anche nella definizione della prognosi renale e quindi di un adeguato follow up nefrologico.
Parole chiave: Danno renale acuto, diagnosi differenziale, critical care nephrology