Valutazione del benessere psicologico di un campione di donne affette da ADPKD: qualità di vita, immagine corporea, ansia e depressione

Abstract

Introduzione: Il Rene Policistico Autosomico Dominante (ADPKD) è una patologia renale cronica che non è stata ancora oggetto di attenzione specifica nella ricerca psicologica. Scarsi sono gli studi relativi alle conseguenze psico-emotive che tale patologia causa nelle pazienti di sesso femminile, nonostante si evidenzino diverse problematiche nelle donne affette da ADPKD.

Obiettivo: L’obiettivo è di effettuare un assessment psicologico (qualità di vita, ansia, depressione, immagine corporea) su un campione di 37 pazienti donne affette da ADPKD.

Materiale e Metodi: Gli strumenti utilizzati comprendono una scheda anagrafica ad hoc, KDQOL-SF (per la valutazione della qualità di vita autopercepita), HADS (sintomatologia ansiosa e depressiva) e BUT (percezione dell’immagine corporea). Tali strumenti vengono utilizzati in modalità eterosomministrata in un ambulatorio specificatamente dedicato alla patologia.

Risultati: I risultati mostrano che la malattia renale ha un impatto negativo sulla qualità della vita legata alla salute. Le preoccupazioni per l’immagine corporea sono in stretta relazione con la sintomatologia ansiosa e depressiva: all’aumentare di tali preoccupazioni si riscontra un intensificarsi dei sintomi ansiosi e depressivi nelle pazienti. Emerge un malessere psicologico più elevato, in termini di umore e di qualità di vita, nelle pazienti ADPKD ipertese rispetto a quelle che non presentano tale patologia concomitante. Anche il supporto sociale percepito ha un impatto sul mantenimento del benessere psicologico.

Conclusioni: La valutazione psicologica delle pazienti ADPKD può rappresentare un modello utile per le équipe multidisciplinari dei reparti di Nefrologia, in un’ottica di presa in carico globale dei pazienti.

Parole chiave: Qualità di vita, immagine corporea, ADPKD, valutazione psicologica, ipertensione.

Introduzione

Nel corso degli ultimi anni, la collaborazione dello Psicologo Clinico con le Unità Operative di Nefrologia e Dialisi si è consolidata tanto da promuovere lo sviluppo della Psiconefrologia [1]. Tale disciplina ha l’obiettivo di identificare precocemente la presenza di situazioni di disagio psicologico legate alle patologie renali croniche e di agire su quest’ultime, con interventi di supporto psicologico il più possibile specializzati. 

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Un’esperienza di donazione samaritana

Abstract

L’esigenza dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica in terapia dialitica di intraprendere un percorso trapiantologico, pone la necessitàdi individuare delle strategie chirurgiche alternative ed efficaci a eludere il numero non sufficiente di donatori cadavere. Ciò allo scopo di permettere alla considerevole popolazione di pazienti in lista d’attesa per trapianto di rene di affrontare il percorso di cura indicato nei tempi e nelle condizioni cliniche più favorevole. In tal senso, in ambito nazionale e internazionale, si diffonde sempre più la donazione di rene da vivente in cui, un familiare o una persona emotivamente significativa per il paziente, decide di donare in favore del proprio caro sofferente. Negli ultimi anni, inoltre, alcune esperienze cliniche documentano e descrivono una peculiare modalità di trapianto di rene da vivente: la donazione samaritana, in cui il donatore non ha nessun tipo di legame, di sangue e/o affettivo, con il ricevente e compie tale gesto come puro atto di generosità senza alcun tipo di remunerazione o contraccambio. Il presente articolo, dopo una breve analisi del fenomeno attraverso la rilevazione di dati emersi da alcuni recenti studi internazionali, si propone di condividere l’esperienza diretta del Servizio di Psicologia Clinica ISMETT nella valutazione psicologica e nell’accompagnamento lungo il percorso clinico di un donatore di rene samaritano. L’esigenza di condividere tale esperienza e attivare delle riflessioni sull’argomento nasce dalla necessità di individuare delle linee guida condivise rispetto all’approccio psicologico con i potenziali candidati alla donazione di rene samaritana.

PAROLE CHIAVE: trapianto di rene, donazione d’organo da vivente, donazione samaritana, valutazione psicologica, altruismo

Introduzione

Il trapianto di rene da donatore vivente è una tecnica chirurgica ormai diffusa in ambito trapiantologico che permette di far fronte alla condizione di insufficienza renale in maniera efficace, evitando di sottoporre il paziente ai rischi psicoclinici connessi a trattamenti emodialitici prolungati. 

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