Le competenze specialistiche dell’infermiere in emodialisi: report di una indagine esplorativa. Una sfida per il riconoscimento professionale

Abstract

Le competenze infermieristiche esprimono una complessa integrazione di conoscenze che includono giudizio clinico professionale, valori e attitudini. L’European Federation of Nurses Association (EFN) ha confrontato la direttiva 2013/55/EU con il Competency Framework, un importante documento sulle linee guida scritto da un gruppo di esperti sul riconoscimento dei requisiti di istruzione degli infermieri, con l’obiettivo di delineare il percorso futuro dell’infermiere specialista.

Il proposito di questa ricerca è identificare le abilità specialistiche richieste agli infermieri in emodialisi attraverso lo sviluppo di un nuovo modello di competenze che confronta l’indagine esplorativa con linee guida EFN e la direttiva 2013/55/EU. Sono stati reclutati 18 centri dialisi toscani e, attraverso focus group, dibattiti e riflessioni, sono state individuate 28 competenze di esclusiva pertinenza dell’infermiere in emodialisi.

Questo studio preliminare vuole dimostrare la necessità di definire delle competenze specialistiche in emodialisi per assicurare una leadership infermieristica efficace ed integrata nella gestione della malattia.

 

 

Parole chiave: emodialisi, competenze, specializzazione, infermiere

Introduzione

L’assistenza infermieristica è caratterizzata da una complessa acquisizione di conoscenze, abilità e valori che portano alle migliori pratiche infermieristiche e al più alto livello possibile di prestazioni lavorative [4] per acquisire queste competenze, gli infermieri devono possedere l’esperienza e i tratti personali necessari per svolgere efficacemente i loro compiti.

Takase and Teoreka [13] hanno definito ‘competenza infermieristica’ la capacità degli infermieri di dimostrare efficacemente una serie di attributi personali, attitudini professionali, valori etici, conoscenze e abilità e di adempiere alla propria responsabilità professionale attraverso la pratica. Un infermiere competente non solo deve possedere queste caratteristiche, ma deve anche avere la motivazione e la capacità di utilizzarle in modo adeguato a garantire un’assistenza infermieristica efficace. Fornire un’assistenza basata su competenze professionali significa includere la collaborazione con altri operatori sanitari, sviluppare relazioni interpersonali, educare e istruire.

 

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Psicologia della comunicazione tra medico/infermiere e paziente in nefrologia e dialisi

Abstract

Le persone affette da malattia renale cronica possono passare diversi anni in uno stato particolare, di vita sì, ma non di piena salute; la malattia, quindi, diviene “una condizione di vita” che richiede “un arduo e continuo processo di adattamento a più livelli: cognitivo, emotivo e fisico”. Il contatto con il medico spesso non aiuta questi malati a comprendere cosa sta accadendo e a riorganizzare la propria vita, in quanto non viene utilizzata una strategia di comunicazione efficace da parte del personale sanitario. Occorre infatti superare i principali ostacoli alla corretta comunicazione medica, quali ad esempio il linguaggio tecnico incomprensibile, l’ambiguità, la mancanza di formazione in ambito comunicativo e la presenza di situazioni stressanti.

I malati cronici hanno il diritto di essere informati sulla loro malattia e sulla scelta del loro trattamento in modo semplice, chiaro ed imparziale; queste informazioni li aiuteranno a gestire la loro patologia renale, ad “accettare” la malattia e a trovare la giusta motivazione per aderire nel tempo alle prescrizioni mediche.

Parole chiave: Comunicazione, medico, infermiere, paziente cronico

Introduzione

Quando una persona perde la funzionalità dei propri reni, la sua vita e quella dei suoi familiari cambia redicalmente perché la malattia renale è cronica, la dialisi e il trapianto sono terapie impegnative e continuate nel tempo [1]. 

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