Un caso di grave acidosi metabolica associata all’assunzione di metformina trattato con CVVHDF e anticoagulazione regionale con sodio citrato

Abstract

La metformina è un farmaco antidiabetico orale, utilizzato per il trattamento del diabete mellito tipo II, l’acidosi lattica associata alla metformina presenta un’incidenza pari a 2-9 casi/100000 pazienti/anno con un’elevata mortalità (30%).

Abbiamo avuto il caso di una donna di 75 anni con acidosi metabolica associata all’assunzione di metformina, trattata mediante terapia renale sostitutiva (CRRT) con emodiafiltrazione continua veno-venosa (CVVHDF). Risultati: dopo un breve periodo di trattamento si è assistito ad una riduzione dei Lattati (da 16.8 mmol/L a 12.6 mmol/L) e ad un progressivo miglioramento dell’acidosi. In 72 ore si è ottenuta la ripresa della diuresi e successiva sospensione della CRRT. Conclusione: la CRRT, oltre a garantire il supporto all’insufficienza renale ed alla correzione dei volumi, ha permesso un rapido recupero dall’acidosi associata all’assunzione di metformina.

Parole chiave: metformina, acidosi lattica, CRRT, CVVHDF, citrato.

Introduzione

La metformina è un farmaco antidiabetico orale, utilizzato per il trattamento del diabete mellito tipo II, l’acidosi lattica associata alla metformina presenta un’incidenza pari a 2-9 casi/100000 pazienti/anno con un’elevata mortalità (30%) (1).

Abbiamo avuto il caso di una donna di 75 anni con acidosi metabolica associata all’assunzione di metformina.

Presentava, in anamnesi, un diabete iatrogeno per l’assunzione di metilprednisolone come terapia per la sua broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e successiva terapia con il suddetto antidiabetico orale alla dose di 1800mg/die, suddivisi in tre somministrazioni (500/800/500). Da una settimana sindrome influenzale con un episodio di diarrea, disidratazione ed ipoalimentazione, progressiva dispnea.

 

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