Abstract
Le infezioni delle vie urinarie (IVU) rappresentano un problema sanitario emergente. Il paziente nefropatico con IVU richiede un elevato livello di attenzione in ragione dell’aumentato rischio di multi-resistenza agli antimicrobici (AMR) e la peggior prognosi.
Le IVU sospette per AMR richiedono tempestivo avvio di antibioticoterapia empirica in attesa dello studio microbiologico e della sensibilità batterica. La scelta empirica degli antibiotici deve essere “ragionata”, basata sulle linee guida, i tassi di resistenza registrati a livello locale e la conoscenza delle caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche del farmaco, al fine di massimizzare l’efficacia, ridurre gli effetti avversi e minimizzare lo sviluppo di AMR.
Antibiotici di vecchia generazione come la colistina sono recentemente tornati in uso nella pratica clinica, in rapporto alla limitata circolazione di ceppi batterici resistenti. D’altra parte, nuovi antibiotici come ceftolozano/tazobactam, ceftazidima/avibactam, cefiderocol, imipenem/cilastatina/relebactam e meropenem-vaborbactam sono ad oggi molto promettenti. Gli studi clinici in corso potranno meglio definire l’ottimale ambito di collocazione di questi interessanti molecole nel trattamento delle infezioni e il contrasto all’AMR.
Parole chiave: infezioni vie urinarie, antibiotici, antibiotico-resistenza