Abstract
Adeguatezza dialitica e uno stato di “eunutrizione” sono due elementi essenziali da considerare nella valutazione del paziente in trattamento dialitico sostitutivo.
L’inadeguatezza dialitica spesso si associa alla malnutrizione, e la combinazione di questi due fattori ne peggiora significativamente la prognosi.
Nel seguente studio, monocentrico e prospettico, è stata testata la correlazione tra markers nutrizionali e adeguatezza dialitica in una coorte di pazienti in trattamento dialitico peritoneale, seguiti stabilmente per due anni.
È stata quindi verificata l’ipotesi che la modifica della terapia dialitica volta al raggiungimento dei parametri di adeguatezza potesse contestualmente migliorare i parametri metabolici.
Pur non essendoci pazienti francamente malnutriti, il gruppo di pazienti “inadeguati” con Kt/V <1.7 aveva, alla rilevazione basale, un valore di nPCR (normalized protein catabolic rate) significativamente più basso. In questo stesso gruppo le misure terapeutiche hanno consentito, dopo circa 6 mesi, un complessivo miglioramento del Kt/V e di nPCR, con altri parametri nutrizionali (come peso corporeo, albumina, prealbuminemia, colesterolemia totale) rimasti stabili.
Al termine del periodo di follow-up il Kt/V degli “inadeguati”(<1.7) si è confermato su valori più alti rispetto al basale, raggiungendo al 12° ed al 24° mese una significatività statistica. Una precoce individuazione di uno stato di inadeguatezza dialitica ha consentito pertanto l’esecuzione tempestiva di modifiche volte al miglioramento della terapia sostitutiva, resa “adeguata”, e un temporaneo miglioramento dello stato nutrizionale del paziente per circa 6 mesi. Successivamente, nonostante il miglioramento persistente del Kt/V, si è assistito a una nuova riduzione dell’nPCR. Parole chiave: dialisi peritoneale, malnutrizione, adeguatezza dialitica