Abstract
In questi anni, il trapianto di rene da donatore vivente è diventato una opzione terapeutica possibile anche per molti anziani con ESRD. In questi casi, il loro donatore sarà spesso parimenti anziano. Questo comporta un processo di selezione più complesso.
Donatore anziano definisce una età ≥ 65 anni. In questi donatori, il filtrato glomerulare (FG) minimo accettabile per la donazione diminuisce con l’aumentare dell’età, ma secondo le linee guida KDIGO dovrebbe essere sempre > 60 ml/min/1,73m2. Le linee guida inglesi accettano anche 55 ml/min/1,73m2.
Dopo donazione, anche nell’anziano si osserva sia un aumento del volume del rene residuo con aumento del FG di circa 20%. Questo permette di mantenere un FG stabile nel tempo, senza un aumentato rischio di ESRD. Il rischio di morte associato alla donazione è risultato superiore a quello dei donatori più giovani ma inferiore a quello associato ad una colecitectomia
La sopravvivenza del rene trapiantato è risultata inferiore a quella da donatore più giovane ma uguale o superiore a quella da donatore “standard” deceduto.
Per la valutazione del FG vengono suggerite le note formule come CKD-EPI o MDRD. Tuttavia, la clearance della creatinina, sebbene poco considerata dalle linee guida, nell’anziano può risultare perfino più affidabile, ed è ancora largamente utilizzata.
La selezione del donatore richiede molti altri accertamenti. Nell’anziano, a differenza che nel giovane, può risultare difficile distinguere tra uno esito patologico o parafisiologico. Per interpretare correttamente queste condizioni è necessaria grande esperienza e competenza che solo centri trapianto con alto volume di attività possono garantire.
Parole chiave: donatore vivente, donatore anziano, trapianto di rene