Marzo Aprile 2024 - In depth review

Nuove strategie di trattamento nel paziente affetto da scompenso cardiaco con ridotta frazione d’eiezione: oltre l’inibizione neuro-ormonale

Abstract

I pazienti affetti da insufficienza cardiaca (HF) con frazione di eiezione ridotta (HFrEF) sono soggetti a eventi clinici caratterizzati da peggioramento dei sintomi e segni di malattia nonostante la regolare assunzione della terapia medico, un quadro definito come “peggioramento dell’insufficienza cardiaca” (WHF). Nonostante la terapia medica convenzionale sia ben consolidata, un peggioramento del quadro cardiaco è responsabile di quasi il 50% di tutti i ricoveri ospedalieri per HF, con un conseguente incremento del rischio di morte e ospedalizzazione rispetto ai pazienti con HF “stabile”. Le nuove opzioni farmacologiche si stanno caratterizzando come vere e proprie pietre miliari nella riduzione del rischio residuo di mortalità cardiovascolare e di nuovi ricoveri ospedalieri per insufficienza cardiaca.
La presente rassegna prenderà in esame la definizione emergente di WHF alla luce del recente consenso clinico rilasciato dall’Associazione per lo Scompenso Cardiaco (HFA) della Società Europea di Cardiologia (ESC) e le nuove strategie terapeutiche nei pazienti con patologia cardiorenale.

Parole chiave: Scompenso cardiaco, WHF, Sindrome Cardiorenale, Vericiguat

Introduzione

Lo scompenso cardiaco (HF) rappresenta, allo stato attuale, una condizione morbosa tra le più incidenti e prevalenti nel mondo occidentale e non solo e la cui pericolosità non risiede solamente nel suo carattere progressivo e degenerativo, bensì nella sua capacità di andare incontro a episodi di riacutizzazione (WHF, worsening heart failure) sempre più severi e impattanti sull’outcome dei pazienti [1].

I pazienti affetti da scompenso cardiaco con ridotta frazione d’eiezione (HFrEF), più in particolare, rappresentano sostanzialmente il 50% di tutta la popolazione di pazienti affetti da HF [2].

È, inoltre, noto come gli ultimi 10-15 anni siano stati caratterizzati da tutta una serie di cambiamenti in termini di linee guida e di gestione del trattamento dello scompenso: beta bloccanti (BB), inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEi), associazione antagonisti recettoriali dell’angiotensina II/inibitori della neprilisina (ARNI), antagonisti recettoriali dei mineralcorticoidi (MRAs) e inibitori del cotrasportatore sodio/glucosio di tipo 2 (SGLT2i) sono tutti farmaci che hanno cambiato la storia e il decorso clinico dei pazienti affetti da HF. 

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