Abstract
Attualmente l’utilizzo degli inibitori di SGLT2 (SGLT2i) sta diventando sempre più diffuso, sia per la loro funzione nel controllo del diabete, sia per i loro effetti pleiotropici sull’iperfiltrazione glomerulare e sullo scompenso cardiaco. Insieme agli effetti benefici, tali farmaci possono comportare varie complicanze, la più grave di esse è la chetoacidosi euglicemica. Il caso clinico da noi riportato descrive appunto questa complicanza potenzialmente fatale, verificatasi in una paziente di 47 anni in terapia con inibitori di SGLT2 da 5 anni. Per la risoluzione di tale caso abbiamo utilizzato, insieme alla terapia classica, l’infusione continua di somatostatina che ha determinato una rapida risoluzione della chetoacidosi ed un miglioramento del quadro clinico.
Parole chiave: SGLT2, somatostatina, chetoacidosi euglicemica