Luglio Agosto 2022 - Le nostre storie: vite di nefrologi

Intervista a Vito Cagli sulla sua vita da nefrologo e non solo

Abstract

Questa intervista descrive i numerosi e notevoli contributi che Vito Cagli, nato ad Ancona nel 1926, ha dato alla Nefrologia italiana e ad altri settori della Medicina. Tali contributi, oggi assai poco conosciuti, furono prodotti soprattutto nel lungo periodo in cui Cagli è stato vicedirettore del Centro per lo Studio e la Cura per l’Ipertensione Arteriosa e delle Malattie Renali del Policlinico Umberto I di Roma. Questa intervista contribuisce anche a far conoscere quella fase della nostra specialità che precedette l’introduzione nel nostro Paese della biopsia renale e dell’emodialisi.

Parole chiave: Storia della Nefrologia, Storia della Nefrologia italiana, Storia della ipertensione arteriosa

Introduzione

Questa intervista è nata da un suggerimento del collega e amico Attilio Losito ed è stata fatta dalla co-autrice Bianca Gualandi il 9 marzo scorso a Roma, nella casa dell’intervistato. Essa racconta la storia di vita nefrologica, e non solo, di Vito Cagli, nato ad Ancona nel 1926.

Laureatosi in Medicina presso l’Università di Roma nel 1950, Cagli si è specializzato in Medicina Interna nel 1956, e in Igiene e Tecnica Ospedaliera nel 1966. Dal 1961 al 1966 ha prestato la sua opera come assistente medico nel reparto di Medicina Interna dell’Ospedale San Giovanni di Roma. Successivamente, per molti anni, è stato vice-direttore del Centro per lo Studio e la Cura dell’Ipertensione Arteriosa e delle Malattie Renali del Policlinico Umberto I di Roma, e dal 1993 al 1999 ha diretto il Centro di Dialisi di una Casa di Cura romana. 

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