Abstract
Scopo: secondo la Surviving Sepsis Campaign, gli antibiotici aminoglicosidici (AG) possono essere somministrati insieme a un β-lattamico ai pazienti in shock settico. Alcuni autori propongono la somministrazione di una singola dose di un AG in combinazione con un antibiotico β-lattamico nei pazienti settici per estendere lo spettro della terapia antibiotica. Lo scopo di questo studio è stato indagare se una singola dose di AG alla presentazione di pazienti settici al Pronto Soccorso (DE) sia associato a danno renale acuto (AKI).
Metodi: Si tratta di un registro retrospettivo di coorte triennale di pazienti settici visitati nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Pordenone. Per verificare l’incidenza di AKI è stato applicato un confronto tra pazienti trattati con una singola dose di gentamicina (oltre al β-lattamico) e quelli non trattati.
Risultati: Sono stati arruolati 355 pazienti. L’età media è stata di 71 anni (IQR 60-78). Meno dell’1% dei pazienti aveva una malattia renale cronica. La fonte di infezione più frequente è stato il tratto urinario (31%), seguito dalle infezioni dell’apparato digestivo e del tratto respiratorio inferiore (15% per entrambi). 131 pazienti hanno ricevuto una singola dose di gentamicina. Il danno renale acuto si è verificato nel 51% dei casi. La consulenza dell’Infettivologo (59% vs 41,5%, p=0,002) e il danno renale acuto (60% vs 45,5%, p=0,010) sembrano significativamente aumentati nel gruppo trattato, ma confrontando i due gruppi tramite propensity score matching, nessuna variabile è risultata statisticamente significativa.
Conclusione: La nostra esperienza mostra che una singola somministrazione di gentamicina al momento della valutazione in DEA non determina un’aumentata incidenza di AKI nei pazienti settici.
Parole chiave: aminoglicoside, danno renale acuto, gentamicina, sicurezza, sepsi