Abstract
L’amiloidosi rappresenta un gruppo eterogeneo di patologie caratterizzate dal deposito, sotto forma di fibrille, nei vari organi e tessuti dell’organismo, di proteine anomale; i depositi costituiti da queste fibrille vengono denominati amiloide o sostanza amiloide. L’amiloidosi AL, detta anche a catene leggere, è una forma primaria caratterizzata da depositi di catene leggere di immunoglobuline monoclonali, proteine che vengono prodotte dal midollo osseo con lo scopo di proteggere l’organismo da processi di tipo patologico; per motivi sconosciuti, queste immunoglobuline, una volta assolta la loro funzione, non si dissolvono ma, al contrario, si trasformano, appunto, in fibrille di amiloide e si accumulano progressivamente, trasportate dal flusso sanguigno, nei vari organi e tessuti. Di seguito riportiamo il caso di un paziente caucasico maschio di 77 anni, ospedalizzato presso la nostra Unità Operativa per sindrome nefrosica ed aumento della creatinina comparsa in un paio di mesi rispetto a controlli precedenti normali. Il paziente viene sottoposto a biopsia renale ed a striscio midollare con evidenza di amiloidosi AL (o amiloidosi primaria) e presenza, all’immunofissazione sierica, di mieloma multiplo IgG k di lieve entità. Trattato con bortezomib (1 mg/m2) e soldesam (10 mg) prima e lenalidomide dopo, il paziente ha avuto un decorso clinico gravato da ipotensione sintomatica per grave disautonomia ed ha dovuto iniziare trattamento sostitutivo con emodiafiltrazione per malattia renale terminale dopo due mesi dall’esordio di malattia. È deceduto dopo 4 mesi dal primo ricovero per sindrome nefrosica.
Parole chiave: amiloidosi AL, mieloma multiplo, insufficienza renale, emodiafiltrazione