Abstract
L’iperfosforemia è frequentemente osservata nei pazienti affetti da malattia renale cronica e costituisce un importante fattore di rischio cardiovascolare in questa popolazione di pazienti. I farmaci chelanti del fosforo rappresentano una strategia terapeutica fondamentale per ridurre i livelli di fosforemia, pur avendo effetti collaterali non trascurabili, soprattutto a livello dell’apparato gastrointestinale, quali gastrite, diarrea e stipsi.
Riportiamo il caso di un paziente in trattamento emodialitico affetto da malattia renale cronica secondaria a malattia policistica autosomica dominante in cui il trattamento con chelanti del fosforo è stato complicato dalla comparsa di diverticolosi intestinale evoluta in diverticolite acuta.
Parole chiave: iperfosforemia, chelanti del fosforo, malattia renale cronica, malattia policistica autosomica dominante, diverticoli intestinali, diverticolite acuta