Marzo Aprile 2025 - In depth review

Protetto: Il catetere per dialisi peritoneale: varianti e implicazioni cliniche

Abstract

Il successo della dialisi peritoneale si basa imperativamente sulla presenza di un accesso peritoneale sicuro e ben funzionante. Il catetere ideale dovrebbe essere facile da posizionare e durevole, comodo e pratico da utilizzare, avere il minimo impatto estetico e presentare basse complicanze sia infettive che meccaniche.
In origine il catetere che più si avvicinava a queste caratteristiche fu ideato da Tenckhoff alla fine degli anni Sessanta. Nei successivi cinquanta anni si sono succedute diverse tipologie di dispositivi con l’intento di migliorare la loro efficienza e allo stesso tempo diminuire le complicanze associate. Globalmente nessuno di questi cateteri ha dimostrato una chiara superiorità rispetto al catetere di Tenckhoff e tuttora fino al 30% delle cause di fallimento della metodica peritoneale sono da attribuirsi a complicanze correlate all’accesso. Tuttavia, al giorno d’oggi la vasta gamma di modelli esistenti conferiscono la possibilità di una scelta personalizzata del dispositivo. Tale approccio, insieme alla tecnica di posizionamento e all’esperienza del centro, permetterebbe di massimizzare i benefici derivanti da determinate caratteristiche del catetere peritoneale in relazione alle specifiche condizioni del ricevente.
Pertanto, per i clinici coinvolti nel posizionamento e nella cura dell’accesso peritoneale, la comprensione dei principi alla base delle diverse configurazioni del catetere peritoneale si rivela necessaria per impostare al momento della scelta un approccio del tipo “caso per caso”.

Parole chiave: dialisi peritoneale, catetere, peritoneale, Tenckhoff, spirale, swan-neck

Il contenuto è protetto da password. Per visualizzarlo inserisci di seguito la password: