Abstract
L’insufficienza renale acuta (IRA) rappresenta un importante problema di salute pubblica. E’ infatti associata ad elevata mortalità e significativo rischio di riospedalizzazione, con conseguente notevole consumo di risorse sanitarie.
Abbiamo valutato l’incidenza di IRA sulla base dell’analisi delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) della totalità dei pazienti ricoverati nei reparti di degenza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2011 ed il 31 dicembre 2015, nonché la frequenza e la tipologia di riospedalizzazione a 30 giorni dei pazienti dimessi dopo un primo ricovero per – o complicato da – IRA (ricovero indice).
L’incidenza media complessiva dei ricoveri per IRA rispetto al totale dei ricoveri nel periodo in oggetto è risultata pari a 2.4%. La frequenza media di ricoveri ripetuti entro 30 gg per qualsiasi patologia nei pazienti dimessi con diagnosi principale di IRA è stata pari a 23.1% per anno. Le principali patologie responsabili di riospedalizzazione entro 30 giorni dalla dimissione dal ricovero indice, sulla base dei primi quattro “Diagnosis-Related Groups” (DRGs), sono stati la recidiva di insufficienza renale acuta, l’insufficienza cardiaca, l’insufficienza respiratoria con o senza ventilazione meccanica e la sepsi. La durata media della degenza media dei ricoveri per IRA in diagnosi principale e secondaria è risultata pari a 14.4 e 21.8 giorni, rispettivamente.
In conclusione, l’esame dei dati amministrativi riferiti ai ricoveri nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma nel quinquennio 2011-2015 conferma che l’IRA rappresenta un importante problema di sanità pubblica, con elevata morbilità a breve nei pazienti sopravviventi ed aumentato consumo di risorse legato alle frequenti riospedalizzazioni.