Abstract
Lo sviluppo di danno renale acuto (AKI) nei pazienti politraumatizzati è una complicanza comune e grave, con un’incidenza che varia dal 6% al 50%.
Il politrauma è una condizione patologica complessa che prevede la collaborazione di diversi specialisti. Da un lato la stabilizzazione emodinamica mediante fluidoterapia e supporto aminico, con protocolli di attacco specifici, gestiti dall’anestesista.
Dall’altro lato, se necessario, l’inizio di una terapia sostitutiva renale, gestita dal nefrologo.
La CRRT viene scelta per gestire il bilancio idrico, garantire l’eliminazione delle sostanze tossiche, per il corretto controllo degli elettroliti e dell’equilibrio acido-base.
Parole chiave: danno renale acuto (AKI), politrauma, terapia renale sostitutiva continua