Abstract
Lo xenotrapianto, o trapianto tra individui di specie diverse, è stato a lungo studiato con l’obiettivo di risolvere la carenza di organi, tessuti e cellule umane per il trapianto clinico. Decenni di ricerca hanno convinto gli scienziati che il maiale è la specie donatrice più appropriata. Infatti, oltre alle numerose somiglianze anatomiche e fisiologiche del maiale con l’uomo, l’allevamento di questo si presta a fornire il gran numero di animali necessario a soddisfare la domanda clinica.
Negli ultimi anni, la ricerca nel campo dello xenotrapianto di organi solidi ha compiuto progressi sensazionali. In particolare studi in vitro e ricerche precliniche, che utilizzano il primate non umano come ricevente di organi di maiale, hanno chiarito i principali ostacoli immunologici e fisiologici allo xenotrapianto e hanno fornito una migliore comprensione dei meccanismi alla base delle lesioni osservate nel rigetto di uno xenotrapianto. Tutto ciò ha portato allo sviluppo di maiali donatori geneticamente modificati più compatibili con l’uomo.
Questa revisione della letteratura illustra i principali ostacoli immunologici, fisiologici e di biosicurezza da superare nello xenotrapianto di organi solidi. Sono anche riportati alcuni spunti di discussione riguardanti sia il donatore ideale che la selezione dei candidati più adatti per i primi studi clinici. Particolare attenzione è stata riservata alle procedure di xenotrapianto di rene. La revisione della letteratura recente suggerisce che mai come oggi gli ostacoli critici di natura immunologica e fisiologica sono percepiti come superabili.
Parole chiave: xenotrapianto, rene, maiale ingegnerizzato, selezione del paziente, fisiologia