Percorso diagnostico-terapeutico per il paziente con calcolosi renale: update 2020

Abstract

La storia naturale della calcolosi urinaria è quella di una patologia che tende a recidivare e che può associarsi ad aumentato rischio di malattia renale cronica, ossea e cardiovascolare. Per questo una ampia valutazione clinico-metabolica del paziente è di grande importanza sin dalla prima presentazione della calcolosi, allo scopo di impostare un appropriato trattamento preventivo. Il percorso diagnostico-terapeutico che viene proposto si compone di una accurata valutazione al fine di evidenziare malattie sistemiche e/o i principali fattori di rischio per la calcolosi, la malattia cronica renale, cardiovascolare e ossea; l’esecuzione di uno studio metabolico articolato su più livelli secondo la gravità della malattia e la presenza o meno di fattori di rischio; l’esecuzione di indagini strumentali appropriate; la terapia medica della calcolosi renale.

Le informazioni così raccolte consentono di impostare un trattamento preventivo consistente in norme di carattere generale e, se necessario, di interventi farmacologici o nutrizionali specifici.

Il documento è stato realizzato dal Gruppo Italiano Multidisciplinare di Studio per la Calcolosi Renale, ed è indirizzato a tutte le figure professionali impegnate nella gestione del paziente affetto da nefrolitiasi a partire dal medico di pronto soccorso fino al medico di medicina generale, passando dall’urologo, nefrologo, radiologo e dal dietista.

Il “Percorso diagnostico-terapeutico per il paziente con calcolosi urinaria”, è stato pubblicato sul Giornale Italiano di Nefrologia nel 2010: a distanza di 10 anni esatti, viene riproposto, emendato e aggiornato in questo articolo, che vuole essere un aiuto di semplice, rapida e agile lettura ed applicazione, indirizzato alla buona pratica clinica nel paziente con calcolosi renale.

 

Parole chiave: calcoli renali, urolitiasi, nutrizione, diagnosi, prevenzione

Introduzione

La calcolosi urinaria, da sempre ritenuta patologia di esclusiva pertinenza chirurgica, deve più propriamente essere considerata una malattia sistemica e di interesse multidisciplinare. Infatti, il miglioramento delle tecniche di laboratorio, strumentali e delle conoscenze epidemiologiche ha consentito di ampliare le conoscenze sulla fisiopatologia della nefrolitiasi, mettendo in evidenza una serie di “alterazioni” biochimiche, la cui correzione, quando possibile, può influenzare favorevolmente il decorso della malattia litiasica e delle sue complicanze. Si sono così andate delineando le caratteristiche di un approccio medico alla malattia che affianchi ed integri quello chirurgico. Purtroppo, nonostante l’esistenza di linee guida sull’argomento [1-3], il paziente affetto da nefrolitiasi trova ancora oggi difficoltà nell’individuare le figure professionali di cui avvalersi per una diagnostica metabolica più ampia. 

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