Abstract
L’edema generalizzato è un riscontro frequente nella attività clinica quotidiana, ed è di solito legato a patologie cardiache epatiche e renali. D’altra parte, l’edema legato alla fuoriuscita di soluti e liquidi dal letto vascolare ed associato ad ipotensione, emoconcentrazione ed ipoalbuminemia costituisce una condizione clinica rara. Riportiamo il caso di un uomo di 61 anni che ha sofferto di tre episodi di alterazione della permeabilità endoteliale con gravità crescente associati ad infezione da Sars-Cov-2. Durante l’ultimo episodio il paziente è stato ricoverato in terapia intensiva ove è stata riscontrata una gammopatia monoclonale ed una insufficienza renale acuta che ha richiesto il trattamento sostitutivo continuo. È stata diagnosticata una sindrome da aumentata permeabilità capillare, o sindrome da iper-permeabilità capillare o sindrome idiopatica da aumentata permeabilità capillare, o malattia di Clarkson. Questa condizione riconosce tre fasi: una prodromica, una dello shock ed una di recupero. Il paziente ha migliorato le condizioni cliniche ed è stato dimesso con una funzione renale normale. I nefrologi devono conoscere le sindromi edemigene da aumentata permeabilità capillare data la difficoltà nel gestire il trattamento, soprattutto l’infusione endovenosa dei liquidi, dato il frequente sviluppo di complicanze come l’insufficienza renale acuta, la rabdomiolisi, la sindrome compartimentale, l’edema del miocardio, i versamenti nelle cavità sierose, la malattia trombotica venosa e l’edema polmonare acuto. L’infezione da Sars-CoV-2 appare aver incrementato la frequenza di questa rara condizione.
Parole chiave: sindrome da aumentata permeabilità capillare, sindrome da iper-permeabilità capillare, sindrome idiopatica da aumentata permeabilità capillare, malattia di Clarkson, edema generalizzato, ipotensione, emoconcentrazione, ipoalbuminemia, alterata permeabilità endoteliale, malattia da perdita di plasma