Novembre Dicembre 2019 -

The dawn of Parma’s nefrological school as told by one of its students

Abstract

This paper, written by Professor Rosario Maiorca, describes the everyday professional life in the institutes of Clinica Medica and subsequently of Patologia Medica at Parma University in the second half of the fifties and in the first years of the sixties of the past century. Those institutes and that period, which have been very important for the birth of Nephrology in Italy, have already been described, from the historical standpoint, in an Italian monograph on the history of our specialty for the period 1957-2007. The present paper adds to that chapter an insight of “real life”, with a lively description of the wide and passionate clinical and scientific activities of the young doctors in training and of the personality, greatly stimulating and altruistic, of their “Masters”.

Keywords: history of nephrology, history of Italian nephrology, history of the Italian Society of Nephrology

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Introduzione

Questo scritto del Professor Rosario Maiorca descrive la vita professionale all’interno dell’Istituto di Clinica Medica e, successivamente, di Patologia Medica dell’Università di Parma nella seconda metà degli anni cinquanta e nei primi anni sessanta del secolo scorso. Tali Istituti e tale periodo, che sono stati molto importanti per la nascita della nostra disciplina in Italia, sono già stati descritti dal punto di vista storico nel quarto capitolo del volume “Persone e Fatti della Nefrologia Italiana (1957-2007)” [1]. Il presente scritto completa il capitolo suddetto offrendoci una visione personale di “vita vissuta”, che porta il lettore nella dimensione della quotidianità di quel periodo, con una viva descrizione della vasta e appassionata attività clinica e scientifica dei giovani medici in formazione e della personalità e del ruolo fortemente stimolante e altruistico dei loro “Maestri”.

Il Professor Maiorca, dopo aver prestato la sua opera per 17 anni a Parma, nel 1970 si è trasferito agli “Spedali Civili” di Brescia, dove ha creato e guidato la Cattedra e la Divisione di Nefrologia. Nel corso degli anni, quest’ultima è diventata una “scuola nefrologica” di importanza internazionale per i numerosi e importanti contributi clinico-scientifici, alcuni dei quali molto influenti [2,3], in tutti i settori della nefrologia ed in particolare dell’emodialisi, della dialisi peritoneale, e del trapianto di rene [4].

 

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